Sulla Falconara-Roma tra stazioni
griffate street art e antichi borghi

Sulla Falconara-Roma tra stazioni griffate street art e antichi borghi
di Lucilla Niccolini
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Mercoledì 8 Novembre 2017, 14:42
Una gazza taglia l’aria davanti a noi e s’infratta negli alberi gialli e rossi che costeggiano la ciclabile. Siamo nel cuore della Valle dell’Esino, dove ovunque ci accompagna il concerto discreto del fiume sui mille versi degli uccelli. La natura ci restituisce i suoni e i colori dell’autunno, mentre pedaliamo in silenzio a risalire la valle. Una bella idea, quella dei ragazzi di “Pop Up!”, che organizzano per sabato 25 novembre una gita insolita, da una stanzioncina all’altra della linea Falconara-Roma. Un progetto intelligente ha regalato a edifici segnati dal tempo festose immagini contemporanee di arte di strada.
 
Verso “Chateau Plain”
Si parte dalle figure giganti di “Aia”, opera en plain air che decora il magazzino merci della stazione di Montecarotto-Castelbellino. È firmata da Gio Pistone e Nicola Alessandrini, ispirata alla vita che ancora ruota attorno alle case coloniche marchigiane. Di qui si sale in lievissima pendenza verso “Chateau Plain”, l’ironica traduzione del nome di Castelplanio che titola il murale di Turbosafary. Questo collettivo di graffitari ha dipinto sui vecchi mattoni della stazione i colori del cielo, del mare e dell’autunno. Muovendoci, si arriva infine alla stazione di Serra San Quirico, la cui nobile facciata simmetrica è stata abbellita da due grandi interpreti italiani - 2501 e Basik - con l’opera “Alfa e Omega”: gioco di linee in bianco/nero, racchiuse tra due grandi mani che orlano le uscite laterali. Per il momento, la gita in bici, tra natura e arte contemporanea, si conclude qui: la Strada Clementina è ancora chiusa. Impossibile arrivare in bici alla stazione di Genga e alle grotte di Frasassi. Ma ci aspetta, a quattro chilometri soltanto, l’abbazia di Sant’Elena, una meraviglia romanica. Un suggerimento? Aspettare la notte visitando i dintorni. Fermatevi a dormire quassù, all’ombra della Gola della Rossa, dopo aver gustato le zuppe rustiche, le pappardelle con l’oca e i calcioni.



Da godere lo splendore barocco di Santa Lucia
Col bel tempo, al termine del tour in bike lungo l’Esino, a chi ha le gambe buone può venire voglia di salire a Serra San Quirico. Un borgo fortificato, annunciato dal merletto delle Copertelle, il porticato lungo le mura, che regala a chi lo percorre una magnifica vista panoramica sui monti e i colli digradanti. Qui si può sostare a riprendere fiato, davanti a un bicchiere di verdicchio, prima di salire ancora più in alto, a visitare lo splendore barocco di Santa Lucia, che incastona le cinque tele del Martirio della Santa firmate da Pasqualino Rossi.
 
Merita una deviazione il borgo di Castelbellino
Al ritorno, se c’è ancora luce, merita una deviazione il borgo di Castelbellino, arroccato su uno sperone roccioso. Dalla loggetta rinascimentale del Belvedere, la valle si squaderna ai nostri piedi, quando il cielo è sereno, fino al mare. C’è tempo per visitare il museo civico, nella neoclassica Villa Coppetti, circondata da un parco lussureggiante: tra le opere d’arte del passato, da segnalare è la collezione di foto e documenti di Giuseppe e Anita Garibaldi, lasciati al paese dalla nipote Garibalda Canzio, che qui soggiornò fino alla morte.
 
A Sant’Elena l’eleganza austera delle tre navate
Quattro archi concentrici, sorvegliati dal campanile a vela, ci accolgono a Sant’Elena, la più importante abbazia benedettina della Vellesina, fondata da San Romualdo attorno al Mille. All’interno, l’eleganza austera delle tre navate deriva dalla sovrapposizione dello stile gotico a quelli bizantino e romanico, sulle decorazioni zoomorfe, tra draghi, leoni e sirene che abbelliscono i capitelli scolpiti delle lesene addossate ai pilastroni. Atmosfera sacrale anche nelle grandi sale a volta del monastero.
Info 0731-814730 - 330-912617
 
Lungo la ciclabile che costeggia la ferrovia
Appuntamento il 25 novembre con “Pop Up! Bike Tour nella Vallesina”, che prenderà il via alle 9 alla stazione di Montecarotto-Castelbellino. Il percorso, per tutte le età, è previsto della durata di quattro ore, lungo la ciclabile che costeggia la ferrovia da Rocca Priora-Falconara a Genga.
 
Il punto di arrivo a Serra San Quirico
L’iscrizione all’iniziativa è di 18 euro, gratuita per gli under 12, e prevede guida e assistenza tecnica. Punto d’arrivo, dopo 17 chilometri, la stazione di Serra S. Quirico, da cui si può tornare alla partenza in treno. INFO: cell. 345 9864925; Web: camilla@maconline.it – www.popupfestival.it
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