Dalla Quintana a Crivelli: quanti
tesori si possono riscoprire ad Ascoli

Dalla Quintana a Crivelli: quanti tesori si possono riscoprire ad Ascoli
di Lucilla Niccolini
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Mercoledì 6 Dicembre 2017, 13:39
I tre giorni di questa Immacolata, ad Ascoli Piceno. Nell’austero Forte Malatesta, arte e storia si vestono dei colori sgargianti, dei velluti, dei damaschi e dei copricapi arditi che i Sestieri negli anni hanno realizzato per la Quintana moderna. Prorogata fino a febbraio, la mostra “La Quintana di Ascoli, un percorso attraverso la moda e gli abiti”, allinea con bella evidenza scenica il meglio dei costumi che per oltre sessant’anni - tanti ci separano dalla prima rievocazione del torneo cavalleresco - hanno sfilato addosso ai cittadini nel fastoso corteo estivo.


 
Varianti d’autore
Sono stati confezionati a imitazione delle fogge degli abiti di Madonne e Santi, dipinti nel Rinascimento marchigiano. Con le varianti d’autore ideate di volta in volta, rappresentano una meraviglia dell’artigianato sartoriale e del design. E ci sollecitano ad andare, con gli occhi pieni di tanta magnificenza, a costatare l’aderenza ai modelli, nei dipinti che li hanno ispirati. Questa mostra è volano di un’altra avventura dello sguardo: nelle sale magnifiche, illuminate dagli alti finestroni e dai lampadari di Murano, della Pinacoteca di palazzo Arringo. Vi sono esposti i due trittici di Valle Castellana di Carlo Crivelli: in uno, san Sebastiano per una volta non è nudo. Sembra un modello della moda del tempo, perfetto gentiluomo cortese. Pochi passi e nel Duomo lì accanto, il Polittico di Sant’Emidio squaderna un campionario di abiti di gala, da quelli ecclesiastici, trapuntati d’oro e di volti santi, alle vesti delle donne, sant’Orsola e santa Caterina, in cui lo sfarzo delle decorazioni si stempera nella modestia delle espressioni.
Sabato e domenica, magari in bicicletta a nolo, il pellegrinaggio d’arte continua: a scoprire l’artigianato avito della carta, la decorazione delle ceramiche e l’arte contemporanea.
 
La tradizione della maiolica risale fino al Quattrocento
Il Museo dell’Arte Ceramica, accanto alla chiesa romanica di San Tommaso, espone le mille fogge e decorazioni delle ricche collezioni di ceramiche della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e della famiglia Matricardi. Esemplari della produzione ascolana, dalla maiolica del ‘400 alle produzioni delle manifatture Paci, Matricardi e Fama. Nella collezione Ceci, oggetti provenienti da Deruta, Faenza e Montelupo. Mattonelle dipinte dal convento di Sant’Angelo Magno sono opera degli artisti Francesco e Carlo Antonio Grue e Berardino Gentili.
 


L’archeologia industriale della Cartiera papale
Fuori le mura, in un luogo di fascino rustico, il complesso di travertino della Cartiera Papale è restaurato e aperto al pubblico. È splendido esempio di archeologia industriale. I Musei della Cartiera Papale si articolano nella mostra permanente “Tutta l’Acqua del mondo”, nel Museo della Carta, con gli strumenti originali , e nell’esposizione di Storia Naturale “Antonio Orsini”. La Cartiera accoglie anche la Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea “Ugo Toria”.
Info. info@cartierapapale.it www.cartierapapale.it.
 
Fontana, Matta e Hartung per onorare Osvaldo Licini
Nell’ex convento di Sant’Agostino, intitolata al Maestro di Monte Vidon Corrado, Osvaldo Licini, la Civica Galleria d’Arte Contemporanea è esposizione dei dipinti di Fontana, Matta, Hartung, Morandi, De Pisis e Severini, a corteggiare i 40 dipinti e i 38 disegni di Licini. Sono stati concessi da Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva della moglie dell’artista: un tormentato percorso creativo, dal figurativo all’astratto. Nel 2007 la Galleria si è arricchita di 50 disegni preparatori di Tullio Pericoli, per la decorazione della Sala Garzanti di Milano.
 
Gli orari di apertura
Orari dei Musei di Ascoli fino al 31 marzo: dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 13.00 e dalle 15 alle 18. Sabato, domenica, festivi e prefestivi dalle 11 alle 18. Chiusura il lunedì e a Natale. Biglietto 8 euro; ridotto 5. Piazza Arringo, 7. Info: 0736 298213 - 333 3276129
Info info@ascolimusei.it.
 
Venerdì la visita guidata
La visita guidata “Ascoli tra ‘300 e ‘400: la storia, il costume e i costumi” è prevista per venerdì alle 15,30 e domenica alle 10,30 al costo di 15 euro. Prenotazione obbligatoria: 0736/298213 – 333/3276129. Visite guidate nei tre giorni.
Info www.ascolimusei.it/events
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