La Triride di Conte in vetrina: «Ecco
come faccio viaggiare i disabili»

La Triride di Conte in vetrina: «Ecco come faccio viaggiare i disabili»
di Agnese Testadiferro
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Martedì 1 Maggio 2018, 09:44
Nuovi orizzonti per l’efficienza della sanità e dell’assistenza. Idee e innovazioni tecnologiche e digitali per il miglioramento della quotidianità del disabile. Exposanità 2018, mostra internazionale su sanità e assistenza andata in scena con la XXI edizione a BolognaFiere, ha racchiuso novità e aperto le porte ad un futuro alla portata di tutti. Ad emergere anche l’ingegno marchigiano.

La libertà delle ruote
È made in Marche l’ausilio, leader mondiale, per la carrozzina manuale del disabile. Si chiama “Triride”, come l’azienda che ha sede a Montegranaro, nata nel 2015 e già leader mondiale nel campo della motorizzazione della carrozzina. Un ausilio che si applica in pochi secondi a vari modelli di sedia a rotelle per trasformare la normale carrozzina in una carrozzina motorizzata: ecco così un compatto, potente e leggero scooter elettrico. L’idea nasce nel 2013 da un’esigenza personale. «Persi l’uso delle gambe a seguito di un incidente – spiega l’ideatore e imprenditore Gianni Conte – Mi resi conto che il mercato non offriva nulla per agevolare la mia mobilità in superfici difficili e pendenze rilevanti, così iniziai a studiare e progettare, nel garage, un dispositivo elettrico in grado di motorizzare la mia sedia a rotelle manuale». Il dispositivo elettrico, nato inizialmente in un unico prototipo, iniziò ad incuriosire e ad essere ricercato fino ad arrivare all’interesse di Alex Zanardi che oggi firma, insieme a “Triride” la handy bike progettata dal campione. La bicicletta è stata realizzata sulla base di quella con cui Zanardi ha vinto le Olimpiadi di Londra e Rio de Janeiro. La particolarità di questa bicicletta è di non essere destinata solo alle persone con disabilità, ma anche ai normodotati, perché il suo utilizzo potenzia i muscoli degli arti superiori. «È stato mio figlio a suggerirmelo», sottolinea il campione bolognese che ha affidato la realizzazione della “sua” bicicletta all’azienda marchigiana. Si affida all’azienda di Conte anche il campione paraolimpico di Fabriano Giorgio Farroni che ha contribuito a realizzare un kit universale bici a 3 ruote.

Il mondo sotto altri occhi
Per i non vedenti la novità si chiama “Orcam My Eye 2.0”. Si tratta di un dispositivo ideato dall’azienda israeliana Orcam Techonology: una minuscola telecamera da attaccare agli occhiali in grado di registrare tutto ciò che ha davanti e aiutare i non vedenti a percepire il mondo. Con un peso di 28 gr è adattabile a qualsiasi tipo di occhiali, a cui si attacca tramite calamita, non solo può dare indicazioni sulla strada o leggere un menu al ristorante, ma anche memorizzare fino a 100 volti, in modo da informare subito le persone di chi si trovano di fronte. Tutto questo grazie a una camera e a un altoparlante che traduce in modo discreto all’utilizzatore tutto ciò che viene inquadrato dall’occhio elettronico. Utile sia a non vedenti sia a ipovedenti e dislessici. Una nuova e diversa visione del mondo è anche quella studiata dall’azienda Immensive: con “Life Virthea” il paziente sottoposto a dialisi o chemioterapia, ma anche l’anziano in solitudine e il bambino costretto a trattamenti invasivi, potrà immergersi in una realtà distensiva attraverso un dispositivo in cui una voce esperta in sottofondo fa da guida in questo percorso benessere. Simile è “Medical Virthea” che sfruttando ugualmente la Realtà Virtuale Immersiva accompagna il paziente in ospedale allontanando l’attenzione dall’ambiente sanitario e dal tipo di intervento a cui sottoporsi, diminuendo il livello di stress e di ansia.

Gps e metodi di studio più veritieri
Tra le novità presentate ad Exposanità anche l’attenzione verso la sala operatoria e la preparazione dei futuri medici. Il neuronavigatore di Stryker Italia sfrutta la tecnologia del gps e guida la mano del chirurgo diminuendo le possibilità di errore. Su uno schermo appare l’immagine in 3D della zona in cui si deve intervenire: si possono così evitare le radiazioni ionizzanti a tutto vantaggio del paziente. “SimMan 3G”, della multinazionale Laerdal in collaborazione con la svedese Mentice, è un manichino robot, in diverse varianti, capace di interagire e simulare le situazioni di rischio per il paziente in trauma. Piange, si lamenta, simula le convulsioni, va in arresto cardiaco: tutto guidato e predisposto da un programma pensato per l’allenamento dei medici e degli infermieri allo scopo di ricreare le condizioni più vicine alla realtà del momento del soccorso in urgenza o quando le cose si complicano in terapia intensiva. Supporto alla didattica anche grazie all’azienda tedesca Karl Storz che fa entrare la sala regia in sala operatoria permettendo di trasmettere anche in streaming in tutto il mondo l’intervento chirurgico in corso.



L’app che fa subito un tracciato ecg
Tenere sotto controllo il cuore con ecg immediate è possibile. Basta una app, gratuita, e un sottile dispositivo da mettere nel portagli con un investimento di circa 180 euro. Si chiama “Kardia”, dell’azienda bologneae Quiver di Luca Poggesi: trasforma il proprio smartphone in un elettrocardiografo portatile. Sottile poco più di una carta di credito, pesa 8 gr e ha la batteria interna a bottone sostituibile. Il dispositivo interpreta immediatamente il tracciato con algoritmi certificati. Immediato è anche l’invio del tracciato di alta qualità al proprio medico di fiducia. Ecco come funziona: appoggiare i polpastrelli sulle piastre metalliche del dispositivo, attendere pochi secondi, verificare il risultato e poi inviare l’ecg al medico. Tutti i tracciati vengono inseriti nella cronologia. “Kardia” è utile per il rilevamento istantaneo.



Alessia Polita a caccia di novità tra i padiglioni
Tra i padiglioni anche Alessia Polita. L’ex motociclista di Jesi, campionessa europea stk 600 nel 2005 e italiana nel 2008 e 2009, è approdata a Exposanità «con la curiosità di capire le novità per noi in carrozzina». Nel padiglione Horus dedicato agli ausili, prodotti e servizi per le varie disabilità, l’energica Polita, 32enne, è andata alla ricerca di tutto ciò che può essere utile alla sua nuova sfida sportiva. «Mi sto avvicinando al mondo del monosci. Non riesco a fare a meno dello sport». Da Triride Alex Zanardi con il frutto dei suoi studi e test: la sua handy bike che sarà prodotta, per il mercato, nelle Marche. «La vita presenta sempre sfide da superare – sottolinea il campione bolognese Zanardi - Più che cercare di essere sempre tra i vincitori, è importante saper apprezzare i risultati che ti avvicinano, pian piano, al sogno della vittoria; risultati che derivano solo dal tuo impegno».
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