Piedi e caviglie gonfi, tutti i consigli
per avere le gambe belle d'estate

Piedi e caviglie gonfi, tutti i consigli per avere le gambe belle d'estate
di Piero Lai
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Martedì 20 Giugno 2017, 16:09
ANCONA - Gambe protagoniste sotto il sole. Con la bella stagione gli abiti si accorciano e lo specchio diventa più severo. Piedi e caviglie gonfie, sensazione di pesantezza, prurito e formicolii sono spesso gli effetti collaterali del caldo, unito a problemi di circolazione legati a insufficienza venosa o fragilità capillare che favoriscono il ristagno di sangue e di liquidi. Le più esposte sono le donne e il momento critico è la sera, dopo una giornata faticosa oppure troppe ore trascorse in piedi o seduti, magari viaggiando. Sotto accusa le temperature e l’umidità dell’estate, che favoriscono la dilatazione delle vene degli arti inferiori, come pure le variazioni ormonali tipiche del corpo femminile, soprattutto in gravidanza. Cosa fare? «I fastidi delle gambe gonfie possono essere alleviati con qualche accorgimento e con uno stile di vita più sano, all’insegna di una alimentazione equilibrata e del movimento», spiegano gli esperti di Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che detta il decalogo delle gambe perfette. Dieci consigli per mantenerle leggere e in salute.

La pratica atletica
Lo sport è fondamentale per avere una buona circolazione del sangue. È importante praticare attività fisica 2 o 3 volte a settimana, variando se possibile la tipologia di allenamento. Sono particolarmente indicati gli sport che tonificano la muscolatura delle gambe come il nuoto (che migliora la circolazione anche grazie al massaggio naturale dell’acqua), il jogging, la bicicletta e il trekking. Meglio rinunciare all’ascensore ed evitare per brevi spostamenti la macchina, cercando di camminare di buon passo almeno per 30 minuti ogni giorno. Camminare favorisce il mantenimento di un buon ritorno venoso, poiché si attiva la pompa muscolare che spinge il sangue verso il cuore.

Il problema del peso
Le persone in sovrappeso soffrono più frequentemente di insufficienza venosa perché sono più soggette allo schiacciamento dei vasi sanguigni. Meglio perdere i chili di troppo e in generale adottare un’alimentazione equilibrata, un aiuto indispensabile per la salute delle vene. Quindi più verdura e frutta, specie quella rossa, naturalmente ricca di sostanze capillaro-protettrici; pochi grassi, più legumi e un giusto apporto di cereali, che per la loro ricchezza in fibre aiutano il transito intestinale, combattendo il gonfiore; imitare il consumo di alcolici e fare attenzione all’eccesso di sale, che facilita il ristagno venoso e favorisce l’aumento della pressione, contribuendo a peggiorare i sintomi dell’insufficienza venosa. Se si è impegnati in un’attività che costringe a stare a lungo fermi in piedi, il consiglio è di far lavorare le caviglie sollevandosi sulle punte, almeno per 2 minuti ogni ora. Se invece si rimane a lungo seduti, si dovrebbero sollevare le gambe almeno per un quarto d’ora 3 volte al giorno, oltre a utilizzare una pedana poggiapiedi. Un’altra buona regola è evitare di accavallare le gambe. Abituarsi poi a fare qualche passo ogni tanto per riattivare la circolazione.

L’importanza del dormire
Bisognerebbe inclinare il letto o sollevare il materasso, in modo che le estremità inferiori rimangano sollevate di 15-20 centimetri. Un modo per ottenere facilmente la giusta pendenza è mettere un cuscino sotto il materasso, così che i piedi siano più alti rispetto al cuore. Sollevare le gambe facilita la risalita del sangue al cuore ed evita la stasi circolatoria. È importante mantenere la curvatura naturale del piede, evitando di camminare scalzi, ma anche di sfoggiare tacchi troppo alti che possono compromettere il ritorno venoso. L’ideale sarebbe indossare un tacco comodo e di pochi centimetri. I vestiti troppo fascianti, inoltre, ostacolano la corretta circolazione. Vale la stessa regola per le calzature, che non devono essere scomode e costringere eccessivamente il piede. Un aiuto può arrivare dall’elasto-compressione attraverso calze elastiche che aiutano a ripristinare la normale circolazione venosa.
La compressione esterna sulla gamba contrasta l’aumento della pressione all’interno delle vene e accelera il flusso del sangue nei vasi, oltre a restringere le vene dilatate. È indispensabile assumere molti liquidi durante la giornata, anche lontano dai pasti, per diluire il sangue e facilitarne la risalita dalle gambe verso il cuore. Piuttosto che fare un bagno caldo, possibile causa di vasodilatazione che affatica le pareti delle vene, è preferibile lavarsi con acqua tiepida corrente per ottenere un’ottimale azione tonificante sulla circolazione.

I massaggi
Utili per riattivare la circolazione delle gambe in caso di pesantezza e gonfiore, i massaggi possono dare molto sollievo, ma solo quando non hanno un’azione troppo riscaldante. Per aumentare il loro beneficio si potrebbero associare a un getto di acqua tiepida. Per alleviare i sintomi delle gambe gonfie e combattere la fragilità capillare, i farmaci di automedicazione possono risultare utili. Applicati localmente, sotto forma di creme o gel per un sollievo immediato, oppure assunti per via generale, sotto forma di polvere o compresse, offrono all’organismo sostanze capillaro-protettrici - a base di diosmina, anche in associazione oppure a base di flavonoidi (oxerutina, troxerutina, mirtillina) o di composti tripterpenici (escina, ippocastano, centella) - che aiutano a ridurre il gonfiore agendo sulla circolazione e in particolare sui capillari venosi, proteggendoli e rendendoli maggiormente elastici. Riconoscibili grazie al bollino che sorride sulla confezione, ricorda Assosalute, i medicinali di automedicazione vanno assunti leggendo sempre il foglietto illustrativo. In caso di gravidanza, consultare il proprio medico di fiducia.

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