Formale e confortevole: Paoloni
la giacca icona perfetta per l'urban style

Formale e confortevole: Paoloni la giacca icona perfetta per l'urban style
di Massimiliano Viti
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Giovedì 7 Giugno 2018, 13:04
Le giacche maglia, in jersey e il lancio della linea di pantaloni P Paoloni. Sono le novità dell’estate 2018 in casa Paoloni, il brand storico dell’omonimo gruppo, caratterizzato da linee eleganti che scelgono vestibilità in grado di valorizzare la figura maschile attraverso abiti, capispalla, pantaloni ed accessori per un perfetto look all’insegna dell’eleganza mai ostentata e sempre attuale. Il concetto è quello di un’eleganza garbata e mai appariscente. In un settore moda dove lo streetwear sta influenzando anche il lusso, Paoloni fa i suoi passi senza snaturare il suo Dna. A spiegarcelo è Rossana Santioni, product manager del brand.



Quali sono tendenze moda per un abito elegante per l’estate 2018?
«Materiali leggeri. Anche l’abito formale deve essere confortevole. Per noi questo vuol dire giacche destrutturate (a maglia) e in jersey».

Come le ha declinate Paoloni nella sua collezione?
«Paoloni è un brand di abiti eleganti e da cerimonia con Black Label. Il must have per la primavera estate si riconferma l’abito, realizzato con mescole fini e preziose di lana e seta e alla confortevolezza dell’elastan sulle lane. Troviamo associati accanto ai check, gessati e falsi uniti, micro-fantasie e jaquard. Abbiamo proposto i gilet, sia un petto che doppio petto, e in denim lavati in capo».



Qual è il capo icona di Paoloni?
«Senza dubbio la giacca. Nella collezione estate 2018 ci sono giacche tinto in capo realizzate in tessuti inediti: dalla lana armaturata con tintura “frosted” al cotone “giro-inglese” sia tinta unita che gessato. Poi le giacche maglia, calate e smacchinate, che offrono il comfort della maglia pur mantenendo l’eleganza della giacca. Microarmature e resche per le giacche in jersey, righe e strutture a nido d’ape, jaquard ton sur ton, bouclè ultra leggeri per tessuti in lino e lino e cotone».

E i colori?
«Per gli abiti sono prevalentemente le tonalità di blu, dal blu royal ai blu effetto denim e i grigi fino ad arrivare al beige per gli abiti in cotone o cotone e lino. Richieste di altri colori rappresentano una eccezione. Per le giacche le cromie variano dai bluette fino ai rossi arancio per arrivare ai beige caldi».

L’etichetta Black Label?
«Non rinuncia alla combin gilet e giacca tono su tono o a contrasto nero e grigio perla, i rever sono ampi e le linee super slim. Per i colori protagonista il nero, ma anche il bluette che nella linea pensata per la cerimonia vince sul classico blu navy».



Qual è la risposta del mercato italiano?
«Se l’anno scorso, per la cerimonia, i clienti chiedevano un abito che potesse essere riutilizzato, quest’anno c’è una inversione di tendenza, da Nord a Sud della Penisola, con una maggiore richiesta di abiti pensati per la cerimonia. I colori sono quelli che abbiamo detto. Il beige più scuro o biscotto viene scelto solo per l’abito in cotone e per un’occasione o un evento».

Le novità estive in casa Paoloni.
«La novità è rappresentata dal lancio di P Paoloni, la nuova linea di pantaloni, con tre tipologie: vestibilità regular, slim, e baggy. I modelli spaziano da quelli più formali con tagli sartoriali, passando per quelli più sportivi, fino alla vestibilità relaxed. Ci sono anche i bermuda tuta».

Come sono cambiati i canoni di eleganza?
«L’abbigliamento da desiderio è diventato consumo. Tra un vetrina di un negozio di fascia alta e un low cost, materiali e finiture a parte, la proposta è più o meno identica. Credo che oggi in generale ci si vesta meglio che in passato ma chi si veste bene non eccelle come invece accadeva un tempo».

Come mai?
«Pensiamo alla giacca, alla cravatta e all’abito. Prima l’abbinamento giacca e cravatta era quasi uno standard per gli impiegati di una banca o di un ufficio finanziario e un abito da lavoro per altre professioni. Ora no».

Che onda ricevete dall’influenza dello stile streetwear?
«Non restiamo insensibili, guardiamo il mercato ma, a patto che lo si voglia, è difficile snaturare un marchio come il nostro».

Il futuro di Paoloni?
«Siamo un’azienda dinamica per cui tante cose sono in pentola, dalle proposta di maglieria a una diffusione delle giacche in jersey. Vedremo...».
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