Mancini e il bianco e nero di Yoon:
«E' l'eleganza che piace all'estero»

Mancini e il bianco e nero di Yoon: «E' l'eleganza che piace all'estero»
di Massimiliano Viti
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Giovedì 18 Gennaio 2018, 13:30
Il bianco e il nero che piacciono all’estero. Sono i colori iconici del marchio di total look maschile Yoon di Centobuchi di Monteprandone, da oltre 25 anni sul mercato nazionale ed estero. Le collezioni si contraddistinguono da linee asciutte e pulite, come richiede la quotidianità sempre più dinamica. Un intreccio intelligente tra stile fashion e sfumature vintage, tra tecnologia e natura, tra “city” e “british style”. ll marchio Yoon è di proprietà di Giuseppe Mancini, attuale responsabile commerciale dell’azienda, ed è solo l’ultima creazione nella prestigiosa storia della famiglia Mancini che dura da oltre 50 anni e arrivata già alla terza generazione. L’azienda conta circa 30 collaboratori e ha una quota export del 70%. Il brand Yoon è stato protagonista anche dell’ultima edizione di Pitti Uomo. Ne parliamo con Lorenzo Mancini, responsabile ufficio prodotto e organizzazione aziendale.



Qual è il bilancio della manifestazione?
«Estremamente positivo, grazie ai nuovi contatti allacciati con alcuni clienti scandinavi e cinesi ma anche al consolidamento i rapporti con la clientela già acquisita».

Come è nato il brand Yoon?
«Il nome ed il marchio Yoon sono stati una creazione dallo stilista Mirco Giovannini nel 1999. Oggi è il marchio di punta della famiglia Mancini e si caratterizza per un’eleganza artigianale che ha conquistato i mercati di tutto il mondo grazie all’uso di filati pregiati, fibre ecologiche e innovative. Nel corso degli anni ha contribuito al rafforzamento della presenza aziendale nel mercato casual chic».

La produzione è tutta Made in Italy?
«Certamente! La famiglia Mancini impiega esclusivamente artigianato e tessuti italiani di grande qualità. La direzione creativa è stata affidata a Lorenzo Romani che in passato ha collaborato per diversi importanti brand a Londra. Attualmente è docente del prestigioso Istituto Marangoni».



Come sfidate i grandi brand della moda?
«Con il rapporto qualità/prezzo, il made in Italy e il servizio. Non a caso è il cliente estero ad apprezzare maggiormente la nostra produzione, il made in Italy e la qualità».

Quali sono le tendenze moda per la prossima stagione primaverile?
«L’invernale ormai agli sgoccioli è stato caratterizzato dalle geometrie, con linee e tartan dal look accattivante. Yoon sta rivisitando il concetto di abbigliamento formale. In un epoca in cui l’outfit casual e formale diventano un unico concept, segnato dai nuovi stili di vita e nuove generazioni, Yoon mira al cosiddetto New Formal. L’aspetto sartoriale/smart sta tornando di moda ma con influenze streetwear sia per le nuove generazioni e sia per il cliente esigente».



Nella collezione invernale avete fatto largo uso dei colori bianco e nero, come mai?
«Sono il nostro punto di forza e l’emblema dell’eleganza avantgarde dettata dal nostro marchio. Altra caratteristica è l’estrema duttilità della collezione data da modelli pratici con dettagli precisi e mai superflui. Tessuti nobili si fondono a fibre nuove, impalpabili ed elasticizzate».

Quali sono i progetti per il futuro?
«Espanderci nel mercato cinese e scandinavo».

Cosa vuol dire avere l’azienda nelle Marche?
«Avere maestranze qualificate, distretti produttivi eccellenti oltre alla qualità, serietà e puntualità nelle consegne».
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