Gigliola Salvucci: «Principesse, sirene
L'abito da sposa ora è trasformabile»

Gigliola Salvucci: «Principesse, sirene L'abito da sposa ora è trasformabile»
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Giovedì 18 Maggio 2017, 15:46
Le spose di oggi, moderne principesse, un pò ansiose, che non rinunciano ai suggerimenti della mamma quando devono scegliere l’abito ma che ascoltano anche il parere del figlio. Gigliola Salvucci gestisce l’atelier Delsa: molte future spose sono passate sotto le sue mani.

Cosa chiedono le future spose oggi?
«Prima di tutto chiedono quanto tempo prima si deve iniziare la ricerca dell’abito. Il matrimonio è da sempre il sogno di ogni ragazza e, non appena c’è la decisione di sposarsi, il primo pensiero è quello di scegliere l’abito. Molto spesso non si aspetta di conoscere nemmeno la nuova collezione e c’è anche chi decide di vedere qualche abito nonostante non abbia ancora deciso la data del matrimonio».

A livello di moda, quali sono le richieste più frequenti?
«La sposa vuole sentirsi una principessa. La domanda più frequente è quella dell’abito romantico che ricorda le protagoniste delle fiabe. Dal momento che l’età della sposa si è comunque alzata, c’è anche chi decide di scegliere per un abito più sobrio, magari una sirena di pizzo o un abito colorato».

I colori e i tessuti più gettonati?
«Negli ultimi anni la richiesta più frequente è quella delle trasparenze. Dei pizzi effetto tattoo che sembrano disegnati sulla pelle. Quindi viene richiesto il contrasto bianco-nudo. Piacciono comunque molto i colori pastello, in particolare il rosa tenue. Ogni anno non manca mai la sposa in rosso. Per quanto riguarda i tessuti si cercano sempre più leggeri, quasi impalpabili»

Qualche abito particolarmente curioso?
«Ogni anno ci sono abiti con la loro particolarità. Quest’anno però, la vera curiosità è quella dell’abito trasformabile. Il matrimonio è diventato una vera e propria festa e anche gli sposi vogliono divertirsi e ballare con gli invitati. Per questo ci piace vedere le spose libere di poter essere principesse per un giorno ma anche di divertirsi alla festa».

La scelta del vestito è un momento importante.
Immagino occorra anche un pò di psicologia, sulla sposa e sui parenti al seguito. Come affrontate questo momento?

«Ci stiamo adattando ai tempi. I social network e i programmi televisivi dedicati al matrimonio e alla scelta dell’abito da sposa hanno letteralmente cambiato un momento che diversi anni fa era intimo e riservato solo alla mamma e alla futura suocera. Oggi si viene in comitiva, si aspetta la domanda della commessa: “E’ l’abito giusto?” e si stappa la bottiglia di spumante che il gruppo si è portato da casa. La mamma è sempre presente e, oggi, partecipano anche i papà e le amiche della sposa. Un altro cambiamento che abbiamo notato sono i figli. Una grossa percentuale di spose sono già mamme e non rinunciano, per questo, alla scelta dell’abito bianco e all’organizzazione di un matrimonio da favola».

C’è qualche differenza tra i gusti delle spose marchigiane e le altre?
«No, è una scelta molto personale, entra in gioco il fisico, il gusto, il budget, ma anche l’impronta che viene data al proprio matrimonio».
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