Dai filari della vigna alla passarella
Vegea lancia il nuovo filato del vino

Dai filari della vigna alla passarella Vegea lancia il nuovo filato del vino
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 21 Dicembre 2017, 14:40
Dopo il biomateriale da utilizzare come alternativa alle pelli animali e sintetiche, arriva il “filato dal vino”, che verrà utilizzato per la produzione di tessuti innovativi. A idearlo Vegea, l’azienda che produce biomateriali innovativi per i settori moda e design, e che nei giorni scorsi è stata premiata al Parlamento europeo di Brussels nell’ambito della ‘European Top 50 competition’, una competizione che ogni anno seleziona le 50 migliori idee d’impresa del nuovo millennio, tra migliaia presentate da tutto il Continente. Per l’azienda, è stata una grande occasione per lanciare il nuovo prodotto.



L’idea
«In collaborazione con le cantine vinicole, stiamo lavorando a un altro importante progetto per la valorizzazione, oltre che dei semi e delle bucce dell’uva, anche per i residui di potatura delle viti. Questi contengono composti polifunzionali dai quali possiamo produrre un filato innovativo che potrà essere usato per i settori moda, arredo e auto», ha illustrato Francesco Merlino, fondatore e direttore tecnico di Vegea. La nuova ricerca di Vegea è incentrata, quindi, oltre che sulla realizzazione di tessuti spalmati biobased alternativi alle pelli animali e sintetiche, anche sullo sviluppo di filati per la creazione di nuovi ‘tessuti dal vinò, andando ad utilizzare una materia totalmente vegetale e rinnovabile. Ogni anno dalla potatura delle vigne con le quali Vegea collabora, si ricavano 1.200 kg di tralci per ettaro. «È un onore essere stati selezionati come modello virtuoso di economia circolare che risolve le problematiche connesse al sistema economico lineare sempre più insostenibile, inefficiente e costoso in quanto produce rifiuti, inquinamento e sfruttamento delle risorse naturali», ha commentato Francesco Merlino. Vegea nasce nel 2016 a Milano come azienda produttrice di biomateriali da utilizzare nei settori moda, arredo, automobile e trasporti. I due fondatori sono Gianpiero Tessitore, architetto, e Francesco Merlino, chimico industriale. Da gennaio 2017 l’azienda è insediata presso Progetto Manifattura, incubatore clean tech di Trentino Sviluppo e polo dell’economia circolare. Un esempio di made in Italy, quello di Vegea, capace di unire due grandi eccellenze italiane: moda e vino, conosciute in tutto il mondo come icone di stile, per l’alta qualità dei prodotti e la grande tradizione artistica e manifatturiera. «Il nostro obiettivo nel 2018 sarà stabilire importanti collaborazioni con i più grandi brand di moda».
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