Ben 49 aziende con 63 marchi:
la carica delle Marche a Pitti Uomo

Ben 49 aziende con 63 marchi: la carica delle Marche a Pitti Uomo
di Massimiliano Viti
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Giovedì 4 Gennaio 2018, 13:31
La moda maschile made in Marche destinata al prossimo inverno si presenta a Firenze dove dal 9 al 12 gennaio è in programma l’edizione numero 93 di Pitti Immagine Uomo, la piattaforma internazionale di riferimento per il menswear. Il focus speciale di questa edizione è sul fenomeno dell’athleisure, oltre ad un potenziamento delle sezioni che esprimono gli stili più contemporanei e di ricerca della moda maschile oggi. In scena, le nuove generazioni di artigiani da tutto il mondo, il design cutting-edge e i marchi dell’underground di alta gamma. E ancora le collezioni agender e le proposte più all’avanguardia, accanto ai talenti internazionali da scoprire.

Presenti 1.230 marchi
Partecipano alla manifestazione 1.230 marchi, 541 dei quali provenienti dall’estero (il 44% del totale). Ci sono 227 tra nomi nuovi e rientri al salone che occupa una superficie espositiva di 60.000 metri quadrati, suddivisi in 14 sezioni. Per ammirare le collezioni destinate all’autunno-inverno 2018/2019 sono attesi 36.000 visitatori di cui oltre 24.300 i compratori (dei quali 8.800 stranieri), in base ai numeri dell’ultima edizione invernale. La pattuglia marchigiana è sempre più folta e in questa edizione è composta da 49 aziende che esporranno 63 marchi: 21 provenienti dalla provincia di Macerata, 21 da Fermo, 16 da Ancona, 3 da Pesaro-Urbino e 2 da Ascoli Piceno. Diverse anche le new entry marchigiane come la linea di abbigliamento firmata dal giovane e promettente stilista Giacomo Morelli, il brand Middle P. di Valentina Silenzi o le calzature e prodotti in pelle di Shoto. Presenti anche i migliori brand marchigiani dell’abbigliamento e degli accessori. Tra questi il brand Lardini, con una collezione “gentry” come veniva definita nell’Inghilterra del passato la classe sociale costituita dalla nobiltà di campagna, che riuniva grandi e piccoli proprietari terrieri. Le “new entry” di stagione sono il “woold” - mix di lambswool e shetland - e il “mowear”, un incontro tra lana ritorta a filo grosso e viscosa strech, con un effetto visivo di tridimensionalità: una texture esclusiva e waterproof con prestazioni simili a quelle del jersey. Gabriele Pasini pensa alla “next gen”.



Il ruolo di colore e hitech
Quali sono i percorsi del cambiamento? Quali gli strumenti per conseguirlo? Di sicuro il colore, di sicuro le materie appartenenti al mondo hi tech. Di sicuro la rivisitazione/ridistribuzione di tagli, forme e riferimenti, da riportare con scelte inedite a tutte le tipologie che compongono il guardaroba. La collezione del marchio Siviglia valorizza la differenziazione del prodotto, elemento strategico del brand che in ogni sua espressione raggiunge l’eccellenza: quella di un pantalone 5 tasche o di un pantalone chino - sportivo, semi sartoriale e sartoriale - e ancora quella del tecnico sartoriale o del total look. Siviglia presenta in anteprima assoluta a Pitti la nuova capsule di pantaloni Wht Siviglia. Fil rouge del progetto è il concetto di prodotto tecnico sartoriale, realizzato combinando tessuti in lana e in cotone innovativi e idrorepellenti - come le pregiate lane Carpini o i cotoni di Sondrio sottoposti a speciali trattamenti antigoccia - accessori ispirati al mondo active e lavorazioni sartoriali. La collezione del brand Manuel Ritz pone l’accento sul concetto di soft tailoring dove il comfort protagonista della collezione è amplificato dalla combinazione di vestibilità slim accanto a volumi over. Abiti e giacche asciutte si mescolano a cappotti e pantaloni oversize. Paoloni attinge al passato per creare forme e stili dal sapore vintage ma reinterpretati in chiave contemporanea, attualizzati nell’aspetto e nella vestibilità. Al Pitti anche P Paoloni, la nuova linea di pantaloni del brand Paoloni che rivaluta la nostra relazione con l’ambiente. La collezione si rivolge a un consumatore trasversale grazie a tre tipologie di vestibilità regular, per un uomo dall’impronta più classica, slim, per un uomo contemporaneo fino al baggy per un mood più avanguardista. Tombolini presenterà una collezione ispirata al territorio. Un percorso tra le culture e le storie di località marchigiane vissuto nell’elegante quotidianità dei gesti, dei luoghi, dei personaggi, del gusto. Il grand tour Tombolini proposto in un parallelo moderno e raffinato affonda le sue radici nei colori di questi luoghi per ri-creare, re-inventare, ri-scoprire. Mercoledì alle 13 è prevista la presentazione della collezione con un fashion movie e un cocktail. Sempre mercoledì dalle 12 alle 12 Alberto Guardiani presenterà la collezione.

Passi nell’arte
Dalle 16 alle 18 Franceschetti presenterà il progetto “Passi nell’arte”, in collaborazione con la Fondazione Mazzoleni: 5 modelli di calzature diventano tela per 5 giovani artisti. Punta molto sul Pitti anche il calzaturificio Fabi che presenta la prima collezione Natural Color Shoes composta da calzature realizzate con i colori naturali, rinnovabili e sostenibili per l’ambiente, che vengono estratti con tecniche antiche e manuali. In particolare, ad ispirare la collezione sono i colori presenti negli affreschi dei Fratelli Salimbeni, originari di San Severino Marche, posti nell’oratorio di San Giovanni a Urbino e datati 1416. Negli affreschi troviamo tracce dell’utilizzo di colore vegetale ampiamente diffuso nei processi tintorei utilizzati e applicati all’abbigliamento dell’epoca. Mercoledì dalle 18,30 alle 21,30 la collezione verrà presentata alla boutique fiorentina Mauro Volponi.



C’è la Saturnirno Eyewear
Torna al Pitti anche la Saturnirno Eyewear la linea di occhiali che porta la firma del musicista ascolano Saturnino Celani. La nuova collezione è un distillato di ricerca e forme. Pochi, precisissimi modelli, perfettamente disegnati. Molti unisex. Alcuni no, come il “gatta”, indispensabile. Pochi colori per le montature: nero, lucido e opaco, e tartarugato, chiaro o scuro. E l’acciaio chirurgico: oro e argento, leggerissimo. Per le lenti i colori sono giallo, verde e grigio. Si deve poter scegliere come guardare il mondo: in che tinta e con quale intensità. Verrà presentato anche il nuovo modello squadrato, ispirato ai Run DMC e alla New York del primo hip hop, un classico istantaneo: quando ci sono, si devono vedere.
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