Sartarelli manda tutti in bianco: calici
di bontà da Poggio San Marcello

Sartarelli manda tutti in bianco: calici di bontà da Poggio San Marcello
di Andrea Fraboni
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Sabato 24 Giugno 2017, 11:56
POGGIO SAN MARCELLO - Si fa presto a dire «il bianco più premiato d’Italia». E si fa altrettanto presto a definirlo «la locomotiva del vino marchigiano». Certo, stiamo parlando del Verdicchio e di chi ci ha puntato subito forte all’inizio dell’avventura enologica aziendale (1972) e non ha mai tradito il proprio vangelo con rossi o rosè: Sartarelli, da Poggio San Marcello. E oggi si apre un’importante pagina per questa bella famiglia del vino. Sarà inaugurata infatti una nuova area aziendale che comprende un’ampia sala multimediale per convegni, esposizioni, degustazioni o altri eventi. Ma anche un percorso conoscitivo del Verdicchio, chiamato “In Verdicchio Veritas Museum” (Ivvm), che ne racconta, grazie ad immagini storiche e multimediali, la storia dalle origini fino alla sua affermazione nell’ultimo secolo.



Una bella storia
Sartarelli è un’azienda che produce fin dal 1972 Verdicchio, fin da tempi non sospetti, quando ci si concentrava sulla produzione di un Verdicchio di massa ed era anche difficile trovare del personale qualificato in tal senso e il resto del mondo credeva soltanto nei vitigni internazionali. È proprio da allora, dall’inizio della sua storia che Sartarelli fa sgorgare esclusivamente Verdicchio. Oggi 55 ettari vitati e 6 ettari di oliveto (grandissimo olio) ne fanno un’azienda anomala nella sua peculiarità. Guidata oggi come allora in prima linea dalla famiglia Sartarelli, a Ferruccio si è succeduta sua figlia Donatella insieme al marito Patrizio Chiacchiarini, affiancati ormai dal 2011 dai figli Tommaso e Caterina. Azienda familiare che guarda al futuro e sempre più ai mercati esteri, senza dimenticare quello italiano. «Il lavoro che c’è da fare è ancora molto, questo di oggi rappresenta per soltanto un altro punto di partenza per noi. Un’altra sfida, ma sicuramente una bella sfida, un progetto nel quale abbiamo creduto fortemente, nel quale continuiamo a credere e nel quale vogliamo continuare a investire per far sì che sia sempre in movimento. Siamo fiduciosi come sempre siamo stati e sempre continueremo a essere», dice Tommaso Chiacchiarini Sartarelli. «La nostra più grande soddisfazione sono il rispetto e la stima dei clienti, questo è il nostro motore, ciò che ci dà forza ogni giorno per andare avanti come azienda e come famiglia sempre unita», gli fa eco sua sorella Caterina. Donatella e Patrizio confermano soddisfatti su tutto il fronte. L’azienda cresce e il passaggio generazionale è già pienamente operativo.



Grandi numeri in bianco
Come detto, una declinazione solo in bianco con l’etichetta Sartarelli. L’asticella, grazie soprattutto al lavoro sull’export, è arrivata ormai alle 330mila bottiglie all’anno con leggere variazioni legate alle vendemmie e alla qualità dei raccolti. Ben 200mila pezzi li porta a casa il Verdicchio Classico, oltre 90mila sono invece dello splendido Tralivio e 15mila (ma molto pesanti) di Balciana, il bianco premiato a Londra ormai diversi lustri fa e che ha reso famoso il brand Sartarelli in tutto il mondo. Da non trascurare le 6mila bottiglie di un ottimo passito e le oltre 25mila del Brut, bollicine di Verdicchio allo stato puro, che raccoglie sempre più estimatori come la grappa che non viene nemmeno “censita” ma che secondo gli intenditori vale davvero tanto come i grandi distillati del nord della penisola.



La soddisfazione della svolta
«Il Verdicchio è da sempre il cuore della produzione Sartarelli. A questa straordinaria cultivar dobbiamo il nostro successo, la nostra passione e tutto ciò che l’azienda è diventata oggi. Realizzare un museo che ne racconti le vicende e possa ricordare nel tempo il suo prezioso valore è stata quindi una coincidenza più che naturale. Ecco il perché di questo nostro spontaneo e doveroso omaggio al Verdicchio dei Castelli di Jesi - conclude Donatella Sartarelli - Quello del Verdicchio, per noi, non è un semplice museo: è un simbolo. La nuova struttura, a forma di cubo, spiccatamente contemporanea, sorge accanto alla casa colonica del 1882, sede storica della nostra azienda, segnando un importante e indispensabile passaggio di testimone da antico al moderno. Le tradizioni e i valori in cui crediamo, radici imprescindibili del nostro mestiere, abbracciano così quella volontà di guardare avanti con fiducia e coraggio che muove tutt’ora la famiglia Sartarelli».

Info
Sartarelli, via Coste del Molino 24, Poggio San Marcello.
Telefono: +39 073189732. Indirizzo e-mail: info@sartarelli.it. Sito: www.sartarelli.it. Orari di apertura: Lunedì - Venerdì: 08.00-12.30 / 14.00-19.00. Sabato: 08.00-13.00
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