Batte forte il cuore del vino
con la "Bottiglia della solidarietà"

Batte forte il cuore del vino con la "Bottiglia della solidarietà"
di Roberto Senigalliesi
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Sabato 20 Maggio 2017, 13:06
Una goccia di vino, un mare di solidarietà. È questo il motto lanciato al Vinitaly, il simposio del mondo del vino, dal Movimento Turismo del Vino delle Marche e rilanciato con forza dalla sua presidente Serenella Moroder. Che sfocia, proprio in vista di Cantine Aperte, la manifestazione di punta del Movimento che si terrà sabato 27 e domenica 28 in contemporanea in tutta Italia, in un progetto di solidarietà che nasce da dentro, dalla voglia di fare ancora una volta sistema, di pensare agli altri anche in giornate di festa. Perché la gioia è sempre maggiore quando si condivide. Ecco allora nascere, proprio dalle Marche, rappresentato da un popolo battagliero, che non ama piangersi addosso ma piuttosto fare, un progetto a favore delle popolazione devastate dal terremoto di agosto/ottobre dello scorso anno, di cui ancora si pagano le conseguenze.

Solidarietà al primo posto
Si tratta di una “Bottiglia della solidarietà”, che coinvolgerà tutte le cantine socie del Mtv a livello nazionale. «Da presidente del Movimento Turismo del Vino Marche - afferma Serenella Moroder, impegnatissima per l’organizzazione dell’evento - ho voluto coinvolgere tutte le cantine socie in questo progetto perché sono sicura farà piacere a tutti poter dire “ho dato il mio contributo”. Mi sono rivolta ad un noto artista, di origini marchigiane, Andrea Agostini in arte “Ago”, che realizzato un’etichetta dedicata nella quale verrà espresso il concetto di un forte legame tra mondo del vino e solidarietà. Ognuna delle cantine appartenenti al Movimento Turismo del Vino a livello nazionale potrà aderire a questa iniziativa, mettendo a disposizione alcune bottiglie sulle quali apporre tale etichetta. La Bottiglia della Solidarietà verrà venduta nelle giornate di Cantine Aperte al prezzo di 10 euro e tutto il ricavato sarà utilizzato per finanziare l’acquisto di un’ambulanza che operi sul territorio colpito dal sisma».



Ognuno vuol fare qualcosa
«Un’idea dunque ambiziosa che conta molto sulla voglia di ognuno di noi di fare qualcosa, nel suo piccolo. Ovviamente - spiega ancora la Moroder - più saremo in grado di raccogliere fondi e più potremmo dotare questa ambulanza dei vari servizi di cui ha bisogno, specie per operare in zone complicate da un punto di vista geomorfologico. Ma se il coinvolgimento sarà partecipato, riusciremo ad acquistarne addirittura due: sarebbe veramente fantastico! Sono convinta che questo progetto verrà condiviso da tante persone e che anche noi vignaioli potremo portare il nostro piccolo ma prezioso contributo alle popolazioni che ancora oggi, a distanza di mesi dal sisma, non riesce a ritrovare la propria serenità e quotidianità. Per ciascuno di noi sarà solo una piccola “goccia” che diventerà però un grande aiuto, concreto e apprezzato».
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