Cinzia e Francesca: «Confusionaria»
«Lei sempre in ritardo, ma migliora»

Cinzia e Francesca: «Confusionaria» «Lei sempre in ritardo, ma migliora»
di Lucilla Niccolini
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Lunedì 5 Marzo 2018, 12:51
Serene, legate alla famiglia e attente alle persone intorno. La mamma, Cinzia Caroni, passione per la matematica, per la famiglia ha rinunciato a insegnare. Per la figlia, Francesca Raffaelli, ricercatrice di Scienza dell’Alimentazione, la missione è educare a un corretto stile di vita.

Cinzia Caorini è nata il 28 marzo del 1952 ad Ancona, dove è cresciuta e tuttora vive. Ha frequentato lo Scientifico Luigi di Savoia e si è laureata nel 1975 a Bologna in Scienze matematiche. Ha insegnato al liceo Linguistico, dal 1975 al 1980, e poi ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi alla famiglia. Ha tre figlie.
Francesca Raffaelli, classe 1980, dopo lo Scientifico Galilei, laurea in Scienze Biologiche ad Ancona, poi dottorato in Obesità e Patologie. Ha fondato e presiede Biomedfood, spinoff di Univpm che si occupa di ricerca su salute e alimentazione, proponendo consulenze specializzate.
 
 
Fin da bambina sognavo di…
M - Avere una famiglia numerosa: ero figlia unica e mi mancava la compagnia in casa. Ho realizzato il mio desiderio: tre figlie, con cui ho un ottimo rapporto di confidenza e di amicizia.
F - Crearmi una famiglia in continuità con quella di origine. E realizzarmi in un lavoro che rispecchiasse le mie passioni.
 
 
Sul comodino, sempre un romanzo o un saggio o una raccolta di poesie?
M - Riviste di carattere scientifico, o di viaggi e di cucina.
F - I libri di Papa Francesco e testi sull’alimentazione… ma spesso la sera crollo!
 
Quel che amo più di lei
M - Il sorriso luminoso che si accende anche nei momenti più bui.
F - La sua tenacia, al limite della testardaggine.
 
Qual è stata l’esperienza più bella vissuta insieme?
M - Dopo la nascita di sua sorella Federica. Francesca è stata una valida aiutante, premurosa e per niente gelosa. È stato l’inizio del nostro rapporto di complicità.
F - Il periodo di preparazione del mio matrimonio e la nuova casa, con i suoi tanti consigli sulla gestione della cucina e delle piccole/grandi attività casalinghe.
 
Il suo difetto che ho imparato a tollerare
M - È spesso in ritardo, perché vuole fare troppe cose in contemporanea… ma ultimamente va migliorando.
F - È un po’ prolissa, nei suoi racconti non arriva mai al punto. E un po’ confusionaria, però nel suo disordine trova sempre tutto. Che risate ci facciamo!
 
La missione più grande: insegnamento o ricerca?
M - L’insegnamento, ricordando sempre il motto latino “ludendo docere”, cioè insegnare divertendo. Solo così i giovani si sentono stimolati, partecipano, ricordano e quindi imparano.
F -  Per me hanno una grande importanza entrambe. È la curiosità che spinge a ricercare e poi a insegnare agli altri quel che abbiamo appreso.
 
Talento e determinazione.
Come coltivarli?

M - Possiamo valorizzare il talento, un’inclinazione naturale, con lo studio e la curiosità. La determinazione contribuisce al nostro successo, purché si abbiano obiettivi chiari e un forte desiderio di raggiungerli.
F - Ognuno di noi ha dentro di sé un talento da scoprire: l’importante è trovarlo, e non è mai troppo tardi. E portarlo avanti con tutta la determinazione possibile.
 
La cosa più preziosa della vita?
M - L’amore, in tutte le sue forme.
F - L’amore e il sostegno delle persone care, sulle quali puoi contare sempre e comunque.
 
Giù dalla torre: chi?
M - Le persone egoiste e invidiose, che guardano solo ai propri interessi e calpestano gli altri facendoli soffrire.
F - I falsi e gli ipocriti, per i quali conta solo l’apparenza, che pensano di comprarti con poco. E quelli che non prendono posizione, ma poi ti pugnalano alle spalle.
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