Sakura, in Giappone fioriscono i ciliegi
E' la commozione ispirata dalle cose belle

Sakura, in Giappone fioriscono i ciliegi E' la commozione ispirata dalle cose belle
di Viviana Cattelan
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Domenica 1 Aprile 2018, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 17:25
L’arrivo della Primavera è tra i momenti più amati dell’anno e c’è un Paese, in particolare, che sa rendere omaggio a questa stagione: il Giappone. La primavera nipponica è “celebrata” solitamente nei primi giorni di aprile quando avviene la fioritura dei ciliegi, sakura in giapponese. Un evento che richiama moltissimi turisti soprattutto nelle città di Tokyo e di Kyoto. Parchi e giardini sono disseminati da una miriade di alberelli di pesco (una specie differente da quella che conosciamo in Italia) che sorprendono con l’infinità di fiori che si schiudono trasformando e colorando il paesaggio di rosa tenue e, un po’ come la neve, la fioritura attutisce i suoni ed i rumori. Così, completamente ammaliati da questo spettacolo, si cammina con il naso all’insù, con lo sguardo rivoto alle chiome degli alberi: questo momento viene chiamato hanami (letteralmente “ammirare i fiori”). E’davvero interessante osservare come i giapponesi vivano sakura perché sembra che assistano a una sorta di miracolo e si pongono, con gratitudine e rispetto, come di fronte ad una divinità (un tratto comune alla quasi tutte le antiche civiltà). Tale atteggiamento dipende dal loro rapporto “religioso” con la natura che considerano “animata”, come pervasa da spiriti onnipresenti (ricordate i film di Hayao Miyazaky?) e, dalla sua contemplazione, proviene il mono no aware, ovvero il sentimento di commozione ispirato dalle cose belle. I giapponesi sono capaci di farsi coinvolgere dalla bellezza e la vivono come un momento di condivisione: un attimo di esaltazione pura e corale perché, come ogni anno, i fiori sono sbocciati e la Primavera è tornata. La bellezza di sakura mi ha ricordato un momento di attesa che i marchigiani conoscono bene: la fioritura di Castelluccio; il Giappone è bellissimo, merita di essere visitato e conosciuto, ma, forse, non dobbiamo andare poi tantolontano per vivere il nostro… mono no aware.
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