Per i sindacati, però, la proposta è inverosimile. «Scritto così è vergognoso - commenta Lena Gissi, della Cisl - al ministero sono insediati naturalmente alcuni gruppi di lavoro ma l'orario di lavoro è materia contrattuale. Il comitato potrà elaborare delle proposte ma poi queste dovranno essere confrontate con i sindacati. Non è comunque materia che rientra nel contratto che si firmerà domani, scritta così è una bufala, una notizia ad hoc per attirare l'attenzione».
Dello stesso tenore i commenti degli altri sindacati. «Di questo tema non si possono occupare le commissioni ministeriali senza i sindacati rappresentativi - dice Francesco Sinopoli, della Cgil - l'orario di lavoro è tema contrattuale, se ci sono cambiamenti da fare ne discutiamo nel contratto nazionale. Comunque per noi il tema è da affrontare rovesciando il principio e cioè portando a trasparenza tutto il lavoro che i docenti fanno e che va ben oltre quello formale codificato dal contratto, siamo in linea con la media europea».
Anche Pino Turi conferma: «gli orari si aumentano o diminuiscono per contratto o per legge e il contratto che stipuliamo domani, non modifica, in nulla, l'orario di lavoro».
Anche la Gilda, con Rino Di Meglio, conferma che la materia «è tipica da contratto» e quindi al momento tutto rimane com'è.