Urbino, Barocci recuperato in catalogo
con un quadro di Sgarbi: è polemica

La tela recuperata dai carabinieri
La tela recuperata dai carabinieri
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Martedì 23 Maggio 2017, 16:17
URBINO -  Il recupero della tela del Barocci, rubata 35 anni fa ad Urbino, accende la polemica ad Urbino con i gruppi Cut Liberitutti e Urbino al centro che chiedono le dimissioni dell’amministrazione ed in particolare del sindaco Maurizio Gambini e dell’assessore Vittorio Sgarbi. “Rei” di un eccessivo disinteresse prima e dopo il ritrovamento. Più dura l’accusa nei confronti del critico: non si sarebbe accorto dell’opera in vendita malgrado nel catalogo figurasse proprio sotto una di sua proprietà. Ma lui replica: polemica senza senso
«Sgarbi - si legge infatti in una nota dei due gruppi - dimentica il Bambino… sotto la Vecchia!. Infatti nel catalogo della casa d’asta Wannenes “Dipinti antichi e del XIX secolo, edizione 2017, a pag. 204 nel lotto 704 proprio sopra il lotto 705 che si riferisce al dipinto del Barocci, c’è la “Testa di vecchia” di Vittorio Sgarbi». «Non capisco - tuona Sgarbi -perché dovrei dimettermi, e neppure il senso di questa polemica: l'antiquario Giancarlo Ciaroni si è accorto per primo che si trattava del Barocci rubato dal Duomo di Urbino, io, che avevo solo un sospetto, l'ho verificato con lui in tempo reale, poi ho preso contatti con il vescovo e il comandante dei carabinieri. Ho già pronto il manifesto per esporre il "Ritratto di giovinetto" ritrovato nel Museo delle Grotte di Urbino, in continuità con la mostra Rinascimento segreto. La cattedrale è chiusa a causa del sisma».
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