Pesaro, il governo taglia 2 milioni
previsti per lo sport della provincia

Sportivi impegnati in una gara
Sportivi impegnati in una gara
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Domenica 18 Novembre 2018, 08:15
PESARO Più soldi per tutti ma non per Pesaro-Urbino, dove ne arriveranno pochi. Molti meno che nel resto delle Marche e poco più di un terzo di quelli che erano strati garantiti a marzo.

Lo scenario è l’atto secondo del bando “Sport e periferie” con cui il governo, attraverso il Coni, veicola fondi per riqualificare o rigenerare impianti sportivi. Quando la Regione solo 8 mesi fa aveva dato notizia che il Cipe aveva autorizzato il finanziamento di una serie di progetti messi in campo dalle amministrazioni comunali marchigiane, da queste parti si erano levati moti di convinta esultanza.

Dei poco più di 6 milioni destinati, di quasi 3 avrebbero beneficiato 22 Comuni di questa provincia per un totale di 24 interventi, in questo caso più della metà dei 44 sdoganati nelle Marche. Con il provvedimento a firma del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giorgetti, datato 22 ottobre e reso di dominio pubblico in queste ore, è però cambiato quasi tutto.

Di quei 24 progetti ne sopravvivono 9, 13 Comuni vengono tagliati fuori e di quei quasi 3 milioni promessi ne residuano soltanto 1,2 scarsi. 

A tirare un sospiro di sollievo soltanto Sant’Ippolito (237.000 euro), Macerata Feltria (222.000), Borgo Pace (200.000), Sassocorvaro (142.000) Montecopiolo (117.000), Lunano (91.000), Mercatello sul Metauro (70.000), Peglio (60.000) e Serra Sant’Abbondio (59.000).

Scompare dall’inventario Pesaro, che contava in teoria su 215.000 euro per la pista ciclorotellistica, ma anche Fano, che credeva di aver già in tasca 95.000 euro per la creazione dell’impianto per il frisbee e altri 25.000 per adeguare quello del baseball, confidando poi che la revisione dell’elenco, con allargamento dei cordoni della spesa, potesse permettere il ripescaggio della pista “Zengarini”, da rifare con 430.000 euro. 

L’ha presa male l’assessora fanese allo Sport, Caterina Del Bianco, che si dice «indignata» per quello che definisce «il primo atto nel settore sport del governo Lega-Cinque Stelle per questo territorio», anticipando l’impegno congiunto con gli altri Comuni sacrificati «per arrivare a conoscere le motivazioni di queste esclusioni».

Sentimenti analoghi si avvertono a Sant’Angelo in Vado, Fermignano, Frontone, Mondolfo, Mondavio, Mombaroccio, Carpegna, Fratte Rosa Piobbico, Cartoceto e Apecchio, che vedono volatilizzarsi da un minimo di 67.000 euro (Apecchio) ad un massimo di 250.000 (Sant’Angelo in Vado).
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