PESARO Le regole dello spaccio: guai a chi sgarra nel pagamento. Ieri davanti al collegio del tribunale di Pesaro il caso di un gambiano di 24 anni finito a processo con l’accusa di lesioni e di rapina. Siamo nel caldo agosto del 2022 nel parco del monumento della resistenza: un luogo che assieme al parco Miralfiore e la stazione compone il classico triangolo dello spaccio.
Il credito
Qui il gambiano, soprannominato Fifthy, in compagnia di un connazionale soprannominato Zaca, oggi irreperibile, millantava un credito di droga per la cessione di cocaina.
Sul caso fu aperta una indagine e si arrivò a stringere il cerchio su Fifthy e Zaca. Quest’ultimo nel frattempo è sparito, ma l’altro è finito a processo con l’accusa di rapina aggravata dall’uso di coltello e mazza di ferro e lesioni personali. Ad assisterlo legalmente l’avvocato Graziano Bichi. Il processo è stato aggiornato. La zona del parco della Resistenza è sempre stata al centro di traffici di droga e di episodi di violenza da parte degli stranieri per il controllo del territorio. Negli ultimi mesi la situazione si è calmata anche grazie alla maxi operazione di Polizia del novembre del 2022, due mesi dopo il fatto che stiamo raccontando che ha portato a 19 arresti di stranieri che si contendevano la piazza di spaccio. Un giro da 7-800 euro a spacciatore al giorno. Dunque oltre 10 mila euro al giorno. Con clienti che arrivavano anche da fuori per comprare, visti i prezzi più bassi.
Almeno 30-40 clienti di tutte le età sia per la cocaina che per l’eroina. Quest’episodio si inquadra in quel contesto in cui ci furono altre risse ed episodi di violenza come il ferimento di un africano con un machete, cosa che gli aveva causato la perdita di un mignolo.