Ciclovia Metauro, percorso da condividere con 5 Comuni: progettista già al lavoro

La bicicletta veicolo per scoprire il territorio e l'ambiente
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di Lorenzo Furlani
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 01:30

FANO - Una progettazione condivisa con le amministrazioni comunali, competenti urbanisticamente sui rispettivi territori, per un percorso di pregio turistico e ambientale, che garantisca la sicurezza della mobilità e, al contempo, l’efficienza del collegamento.

È questo l’incarico che ha ricevuto dalla Regione Marche l’ingegnere Luigi Farina di Pesaro per redigere il nuovo progetto definitivo della ciclovia del Metauro, che poi dovrà essere approvato da una specifica conferenza dei servizi in vista della gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e della costruzione della pista ciclabile.

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Sopralluoghi in corso
«Stiamo facendo dei sopralluoghi congiuntamente ai Comuni interessati dal tracciato - spiega l’ingegnere Farina -, chiediamo ai Comuni di definire il percorso più gradito e funzionale, escludendo quello dell’ex ferrovia Fano-Urbino che è oggetto di studio da parte di Rete Ferroviaria Italiana per un eventuale riutilizzo e quindi deve essere mantenuto libero da ingombri estranei. In seguito io svilupperò tecnicamente il progetto sulla base di queste preferenze e lo imposterò secondo i criteri della buona norma».

Il tracciato attraversa i territori di cinque comuni: Fano, Cartoceto, Colli al Metauro, Montefelcino e Fossombrone. Farina spiega che il suo incarico si limita a questo itinerario; per raggiungere Urbino, attraverso il bosco delle Cesane, come annunciato dall’assessore regionale alle infrastrutture Baldelli, quindi sarà necessario un supplemento di finanziamenti.

Contatti con gli enti locali
«Ho preso contatti con tutti i Comuni - continua il progettista -, ci sono stati i primi incontri. Anche con Fano abbiamo iniziato un’interlocuzione con rapporti costruttivi, stiamo valutando il percorso e le alternative possibili, compatibilmente con le scelte urbanistiche più generali della città. Una pista ciclabile, infatti, ha una valenza oltre che turistica e per la mobilità sostenibile anche urbanistica perché si tratta di un asse viario di collegamento, seppur minore».

Si prevede la conclusione del progetto entro l’estate anche se la pressione temporale ormai è scemata perché il decreto legge proroghe (56/2021) ha rinviato di un anno (fatta salva ovviamente la conversione in legge entro 60 giorni) la scadenza già fissata a fine 2021 per l’uso dei 4,5 milioni di euro disponibili del fondo di sviluppo e coesione.

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