Fano, pezzo d'alluminio radioattivo
in arrivo: scatta l'allarme in azienda

Fano, pezzo d'alluminio radioattivo in arrivo: scatta l'allarme in azienda
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Giovedì 15 Febbraio 2018, 11:49
FANO - Nuovo allarme radioattività alla Profilglass. E’ scattato nel primo pomeriggio di ieri, quando un grosso Tir proveniente dalla Francia carico di scarti di alluminio, ha fatto scattare i sensori posti all’ingresso dell’azienda di Bellocchi.

Subito sono stati allertati i vigili del fuoco di Fano che a loro volta hanno richiesto anche l’intervento dei colleghi del nucleo Nbcr (nucleare biologico chimico radiologico) di Ancona, i quali muniti di tutta l’attrezzatura protettiva necessaria hanno subito iniziato la ricerca della fonte di inquinamento tra la massa di tonnellate di materiale trasportato, assistendo il personale della Profilglass nello scarico dello stesso.

La fonte è stata individuata, come già accaduto in precedenza, in un frammento piccolissimo della dimensione di un francobollo di un rilevatore di fumo, usato in passato negli impianti antincendio posti in modo particolare negli hotel, ma anche in locali pubblici come gli ospedali. La sua presenza è stata rilevata da un portale nuovissimo, altamente sofisticato, in grado di scovare a distanza qualsiasi tipo di radiazione.

Addirittura in un recente passato – ci è stato segnalato dall’azienda – i rilevatori sono scattati nel momento è passato un autista che si era sottoposto a terapie radiologiche per sue esigenze di salute. Per quanto riguarda i controlli eseguiti sui materiali in ingresso alla Profilglass, invece, quello di ieri è il terzo allarme: il primo si verificò nell’ottobre 2016, quando i sensori rivelarono l’emissione di radiazioni provenienti da due dischetti di metallo del diametro di circa 6 centimetri, contenuti nel carico di un tir proveniente dalla Spagna. Il secondo scattò il 23 novembre 2017, all’interno di un tir proveniente dalla Slovenia, dove ugualmente fu rinvenuto un frammento di un rilevatore di fumo. Il materiale sarà smaltito in sicurezza.
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