Fano, «Picchiato prima dell'incidente»
Famiglia chiede riesumazione della salma

Fano, «Picchiato prima dell'incidente» Famiglia chiede riesumazione della salma
di Lorenzo Furlani
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Sabato 13 Ottobre 2018, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 10:17

FANO - «Gersi la notte di Ferragosto era stato aggredito, aveva subito delle percosse. L’incidente di cui è rimasto vittima potrebbe essere stata la conseguenza delle lesioni riportate. Dovete riesumare la salma per verificare in che condizioni fosse ed eventualmente trovare chi è responsabile della sua morte».
Sulla tragedia stradale avvenuta sulla Flaminia, a Cuccurano, all’alba del 16 agosto si allunga un’ombra sinistra. Adombrando questo giallo, la famiglia di Gersi Ura, il cameriere ventunenne di origine albanese residente a Falcineto, morto in seguito alla caduta con lo scooter mentre tornava a casa, ha chiesto alla procura della Repubblica la riesumazione del cadavere per un’autopsia.
  
L’esame autoptico non fu disposto dopo l’incidente dall’autorità giudiziaria perché la dinamica ricostruita dalla polizia stradale era chiara e non erano rimasti coinvolti altri mezzi o persone. Alle 6,20 di quella tragica mattina qualcuno aveva visto che quel giovane in sella a un scooter Mbk Booster aveva sbandato mentre percorreva la Flaminia, poco dopo la svolta per Bellocchi. Era sembrato che volesse svoltare, poi era rientrato a destra fino a urtare il guard rail ed era caduto nel fosso a lato della strada. A causa del grave trauma subito, la causa della morte era apparsa chiara all’esame esterno della salma. Ora, però, alla luce dell’inquietante scenario denunciato, la stessa dinamica dell’incidente potrebbe assumere un diverso e ben più allarmante significato.
I familiari del ventunenne, che lavorava come cameriere al ristorante “La taverna dei pescatori” del Lido, hanno appreso che quella notte Gersi avrebbe ricevuto delle percosse. Forse alla testa. E avrebbe detto agli amici che non si sentiva bene. Come sempre da tre anni, il giovane aveva svolto il suo turno di lavoro nel locale di Filippo Ravagli, un impegno che si era prolungato più del solito per la giornata festiva. Al termine, non era rientrato subito a casa, in via Torno a Falcineto, dove abitava con i genitori. Ma aveva voluto festeggiare a sua volta il Ferragosto.
Dove era stato? Con chi si era intrattenuto? E, soprattutto, che cosa era successo nelle ore trascorse prima di prendere la via di casa? Queste sono le domande a cui deve dare una risposta il commissariato di polizia di Fano, a cui la procura ha delegato le indagini. Dalla rete delle frequentazioni di Gersi, la famiglia ha appreso la voce delle percosse, che ha generato il feroce sospetto che qualcuno sia responsabile della morte del giovane. Gersi, infatti, potrebbe aver perso il controllo dello scooter per le condizioni fisiche menomate dalle eventuali lesioni subite. A questa voce la polizia ora deve dare la consistenza di un fatto, accertandone le circostanze e le motivazioni ma soprattutto identificando chi vi ha preso parte. All’esito di queste indagini la procura deciderà se riesumare la salma e iscrivere qualcuno sul registro degli indagati per la morte di Gersi Ura.

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