Si cala i calzoni, assale e tenta di stuprare
mamma di 40 anni più giovane di lui

Si cala i calzoni, assale e tenta di stuprare mamma di 40 anni più giovane di lui
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Agosto 2018, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 10:50
FANO - Un assalto rapace, tentato dopo una lunga fase di studio, un’aggressione sessuale da parte di un insospettabile compiuta nei confronti di una giovane mamma sorpresa nella sua casa mentre era sola con i figli. La vicenda, per certi versi incredibile, risale a lunedì, alle 22,30, nella zona di Madonna Ponte.
Un fanese di 65 anni è piombato con l’auto nell’aia di casa della vittima prescelta, una donna di 40 anni più giovane che aveva addocchiato nel corso della giornata, e, sceso dalla vettura con i pantalocini calati, lei si è avventato addosso afferrandola per i seni, nel tentativo di consumare un rapporto sessuale.
  
La donna ha reagito, gridando e cercando di fermare l’uomo. Proprio in quel momento, al rientro dal turno serale di lavoro, è arrivato il marito che ha dato manforte alla moglie e ha chiamato i carabinieri. La pattuglia del 112 era in servizio poco distante ed è intervenuta tempestivamente. Così l’uomo è stato arrestato.
Si tratta di un padre di famiglia, insospettabile perché incensurato e perciò del tutto sconosciuto alle forze dell’ordine, protagonista di un raptus sessuale. La donna, che ha 25 anni ed è casalinga, ha raccontato di avere visto quell’uomo aggirarsi intorno a casa durante il giorno. Mentre passava in auto, le aveva sorriso rivolgendole cenni di saluto con la mano. Probabilmente quella era la preparazione dell’ approccio sessuale, che meditava di compiere. Il momento opportuno l’ha trovato quando, calato il buio, ha visto la donna uscire di casa per gettare i rifiuti. Allora ha agito nel modo più smodato e violento, ostentando i genitali e mettendo le mani addosso alla giovane. Lei si è opposta con determinazione e, divincolandosi dalla presa, ha riportato contusioni che sono state refertate dal Pronto soccorso di Fano.
 
Il 65enne è stato arrestato per violenza sessuale e messo agli arresti domiciliari. Ieri mattina i carabinieri l’hanno accompagnato in tribunale a Pesaro per la direttissima ma l’udienza è stata rinviata a oggi perché mancava la composizione collegiale dell’organo giudicante. Il pubblico ministero Silvia Cecchi contesta il reato tentato. I carabinieri intervenuti hanno rinviano ogni comunicazione a dopo la convalida dell’arresto.
L’avvocato difensore Giulia Mosca ha poche parole da spendere per il suo assistito: «Aspettiamo il processo, ora posso dire solo che l’arrestato è un uomo di buona famiglia e l’ipotesi di violenza sessuale contestata è quella più lieve».
© RIPRODUZIONE RISERVATA