Discariche, terminati i sopralluoghi della commissione parlamentare a Ca' Asprete di Tavullia e Ca' Lucio di Urbino: «Qui per fare chiarezza»

Discariche, sopralluoghi della commissione parlamentare a Ca' Asprete e Ca' Lucio
Discariche, sopralluoghi della commissione parlamentare a Ca' Asprete e Ca' Lucio
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Martedì 19 Marzo 2024, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 19:18

«Siamo qui per fare chiarezza. Ascolteremo di nuovo gli amministratori». Ci vorrà un supplemento di istruttoria per il progetto della discarica di Riceci. Si è tenuto questa mattina presso la discarica per rifiuti non pericolosi di Cà Asprete a Tavullia, il sopralluogo di una delegazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. Il presidente della commissione Jacopo Morrone ed i componenti Dario Iaia, Rachele Silvestri e Marco Simiani sono stati accolti all’interno dell’impianto, che sorge a poca distanza dalla frazione di Babbucce di Tavullia, dai rappresentanti di Marche Multiservizi e dal sindaco di Tavullia Francesca Paolucci.

Un'ora di ispezione

Un sopralluogo durato circa un’ora nel corso del quale sono state fornite risposte puntuali alle domande dei parlamentari e sono state mostrate loro le vasche attualmente in coltivazione del quarto lotto dove vengono smaltiti i rifiuti non pericolosi conferiti in discarica. Sono stati inoltre mostrati gli impianti presenti a Cà Asprete: da quello ad osmosi inversa per il trattamento del percolato che, trattando il percolato direttamente in discarica, evita la circolazione di camion e dunque la produzione di 192 tonnellate di CO2 all’anno a quello che, alimentato con il biogas prodotto dal processo di decomposizione dei rifiuti smaltiti, produce energia elettrica immessa direttamente in rete. Negli ultimi tre anni è stato possibile immettere in rete circa 15 milioni di KWh di energia elettrica. Ai parlamentari è stata illustrata anche l’attività di biomonitoraggio realizzata grazie al progetto ‘Ape Informa’ che fornisce un contributo sull’analisi del contesto ambientale dell’impianto. In discarica è stato collocato un apiario composto da 5 arnie. Tutte le analisi svolte periodicamente sugli alveari hanno dato esito positivo certificando la qualità del miele prodotto in discarica e dunque la salubrità dell’ambiente circostante.

Mostrati gli impianti

Nel pomeriggio la delegazione della Commissione parlamentare (presente anche l’onorevole Francesco Borrelli) si è spostata presso la discarica chiusa di Cà Lucio di Urbino dove ad attenderli, oltre ai rappresentanti di Marche Multiservizi, c’era il sindaco Maurizio Gambini.

Anche in questo caso sono stati mostrati gli impianti presenti nel sito: dall’impianto ad osmosi inversa per il trattamento del percolato all’impianto a biogas per la produzione di energia elettrica fino al biomonitoraggio delle api.

«Abbiamo trovato l'opinione pubblica contraria alla discarica di Riceci»


«La Commissione ha deciso di aprire un filone sul sistema rifiuti marchigiano e in particolare sull’ipotesi della realizzazione di una discarica in località Riceci. Eventualità che, come abbiamo constatato anche oggi, durante il sopralluogo, trova l’opinione pubblica locale assolutamente contraria, tanto che sono nati addirittura tre comitati civici che abbiamo incontrato in loco e che potremo convocare in audizione a Roma». Così Jacopo Morrone, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari. «L’obiettivo prioritario della missione - ha commentato Morrone - era quello di verificare la localizzazione del progetto della discarica contestata. Abbiamo già ascoltato in audizione diverse persone, sono emerse alcune contraddizioni, ci sono in programma altre audizioni. Non spetta a noi naturalmente la decisione "discarica sì, discarica no", ma è certamente nostro compito approfondire, fare chiarezza e dare risposte dopo le segnalazioni e le richieste di intervento che ci sono giunte».

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