Blackout da cavi surriscaldati La zona mare piomba nel buio

3 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Giugno 2017, 05:00
IL CASO
PESARO Un blackout di oltre cinque ore: buona parte del lungomare, la zona più turistica della città in ginocchio. Nella notte tra sabato e domenica da Baia Flaminia a tutta la zona di viale Trieste, passando per il porto, la corrente è saltata più volte creando disagi e danni. E' il cuore della movida, ma anche dell'accoglienza visti i tanti alberghi e locali. Ma se per Baia Flaminia, il Porto e la parte di Ponente di viale Trieste il blackout si è risolto con una serie di salti di corrente, ben più grave è stato il guasto alla zona di Levante. C'è chi ha perso il lavoro di un weekend e ha dovuto buttare tutto.
L'inizio
Tutto è iniziato in zona Baia Flaminia e Porto prima della mezzanotte. Era sabato sera e le feste in musica si sono interrotte bruscamente. Il guasto si è propagato per tutto il viale Trieste, ma ad aver la peggio il tratto da piazzale D'Annunzio fino alla fine del viale lato Fano. Alberghi, condomini, ville, bar, locali, ristoranti, tutti a fare i conti col buio che è durato da mezzanotte alle cinque, quando iniziava ad albeggiare. E con la consapevolezza di dover lasciare cibo e derrate alimentari in frigo spenti, sperando nel ritorno della corrente. Gente in strada, impianti d'allarme saltato, cancelli elettronici sbarrati, chiamate continue ai vigili del fuoco, vigili urbani e forze dell'ordine. E-distribuzione, società del Gruppo Enel gestore della rete di distribuzione elettrica in media e bassa tensione, ha diramato una nota per spiegare quanto accaduto. In sostanza intorno alle 23.35 si è verificato un triplice guasto di natura accidentale su una linea interrata di media tensione nella zona sud di Pesaro. Ma è proprio il fatto che sia interrata ha portato al surriscaldamento dei cavi dovuti alle alte temperature (33° sabato).
Quindici tra tecnici e operativi dell'azienda elettrica sono intervenuti per ripristinare il servizio elettrico che ha coinvolto principalmente via Trieste, viale della vittoria e strada delle Marche. Il servizio è stato ripristinato alle 4.45 grazie alla posa di un cavo attrezzo e di gruppi elettrogeni. «E' stato un disastro sottolinea il presidente degli albergatori Apa Hotel, Fabrizio Oliva per fortuna l'orario era tardo e gli ascensori non erano più in funzione. Altrimenti si sarebbero aggiunte ulteriori preoccupazioni. Abbiamo avuto un gruppo di 80 tedeschi che sono arrivati tardi e gli abbiamo servito la cena a lume di candele e torce. È stato difficile. La cosa è andata avanti fino alle cinque di notte nell'ultimo tratto di viale Trieste verso Fano. In tanti sono scesi in strada, tra biciclette che andavano e venivano. I clienti chiedevano continue informazioni. Per fortuna siamo riusciti a preservare il cibo, i frigo hanno mantenuto la temperatura per un po».
I precedenti
Ma Oliva ha un'altra preoccupazione. «Cinque stagioni fa era successa la stessa cosa, proprio in corrispondenza di un periodo molto caldo e afoso. La cosa si era ripetuta per più volte e alla fine Enel potenziò una cabina in via Amendola per evitare il problema. Abbiamo già chiesto un incontro immediato con Enel per fare il punto della situazione. Non possiamo permetterci di rovinare la stagione estiva. Bisogna capire se è stata una cosa occasionale o se occorre potenziare la linea». Disagi nei bar e ristoranti. Ma soprattutto nelle gelaterie come da Simo in viale Trieste, angolo viale Amendola. «Abbiamo dovuto buttare tutto. Avevamo appena fatto le nuove linee di torte gelato, dessert e ghiaccioli. Tutto sciolto e da buttare. Un danno ingente. Ma non è tutto, il locale ha anche un Tabacchi e vista l'assenza di corrente siamo dovuti rimanere fino alle 5 di notte perché non si inseriva l'allarme e non potevamo certo lasciare l'esercizio incustodito. E' stata una nottata di disagi e danni». E un'altra commerciante: «Trovare la stanza dei congelatori completamente allagata non è stato piacevole».