Baia Flaminia e Genica ricominciano dall'acqua

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Martedì 16 Ottobre 2018, 05:04
L'AMBIENTE
PESARO Migliorare l'ecosistema del fiume Foglia, depurare le nostre acque e incidere sulla qualità della balneazione: a distanza di anni, finalmente il piano di investimenti 2018-2020 di Aato, Autorità d'Ambito ottimale appena approvato, detta un cronoprogramma certo di interventi, che permetteranno a Pesaro e ad altri Comuni del territorio, di essere conformi alle normative nazionali ed europee nell'ambito della depurazione.
L'obiettivo
Al termine del percorso, anche Baia Flaminia potrà riconquistare la Bandiera Blu e non sarà più necessario far scattare i divieti di balneazione anche alla foce del Genica. Nel dettaglio il piano di investimenti prevede 18 milioni di euro di interventi in capo a Marche Multiservizi per il 2018 fino ad arrivare a 20 milioni e mezzo di euro per il biennio 2019-2020. Dentro, interventi strategici fondamentali sul sistema depurativo e fognario a partire dall'ampliamento dei depuratori di Pesaro e Vallefoglia, oltre ad altri interventi previsti alla rete degli acquedotti, fino ad arrivare all'approvvigionamento idrico del territorio.
L'intervento
«Ancora un paio d'anni, poi finalmente sul litorale pesarese, anche la balneazione nei tratti più critici, da Baia Flaminia al Genica, subirà un netto miglioramento a dirlo è Michele Ranocchi, direttore generale Aato, che ha presentato il piano di interventi ai sindaci dei territori, riuniti in assemblea - di qui al 2020 se il cronoprogramma dei lavori sarà rispettato, Baia Flaminia, potrà finalmente riprendersi la sua Bandiera Blu, che invece da alcuni anni le viene negata proprio per i problemi relativi alla non conforme depurazione delle acque alla foce del Foglia»
La situazione
«Ad oggi un 15 per cento degli scarichi fognari di Pesaro infatti non arrivano in modo adeguato al depuratore così entra nel dettaglio il direttore Ranocchi- questo è anche il motivo per cui il Comune di Pesaro insieme ad altre realtà , fra cui Urbino e altri Comuni è a rischio di infrazione rispetto alle norme comunitarie dell'Unione Europea, per scarichi non depurati. In particolare a Pesaro abbiamo ancora alcuni scarichi fognari da mettere a regime. Parliamo degli scarichi di via Canale, area del cosiddetto cuneo verde in zona Calcinari, e scarichi alla foce del Genica, ancora presenti, che se nel periodo estivo vengono dirottati verso il porto, in inverno hanno il loro sfogo al fiume».
La depurazione
«Si accelera così per avviare gli interventi di ampliamento al depuratore di strada Borgheria che potrà coprire un bacino di 110 mila abitanti con un investimento di 7 milioni di euro di risorse ministeriali spiegano il dirigente Aato, Ranocchi e l'amministratore delegato di Multiservizi, Tiviroli - Marche Multiservizi sta valutando le offerte arrivate per individuare fra una rosa di nominativi, l'impresa che si aggiudicherà i lavori della durata di due anni. Entro il biennio 2020/2021 la nostra provincia potrà essere conforme alle normative, evitando il rischio di incorrere nella pesante sanzione comunitaria. L'inizio dei lavori di ampliamento del depuratore di Borgheria è previsto nei primi mesi del 2019. Nell'asse che dal depuratore di Montecchio arriva a Pesaro, la qualità delle acque sarà così nettamente migliorata con benefici diretti proprio sulla balneazione».
Ridurre le perdite
Altro tema dibattuto e annoso è quello della rete acquedottistica, spesso vetusta o inappropriata, da Pesaro all'hinterland. «Risorse del piano di interventi approvato, sono state destinate a migliorare e riqualificare la nostra rete degli acquedotti con il miglioramento e il potenziamento di alcuni impianti conclude Ranocchi analizzando infatti i dati che sono stati inviati ad Hera per la nostra provincia, in media il territorio ha il 30/35 per cento di perdite sulle reti idriche di Multiservizi e Aato, per questo in programma ci sono interventi di manutenzione dei tratti di rete più vetusti».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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