Preziotti: « I dati vanno presi con prudenza visto che molti fattori hanno cambiato le cose Uno tra tutti il terremoto»

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Giovedì 23 Novembre 2017, 05:01
IL RAPPORTO
MACERATA E' stata Roberta Preziotti, prefetto di Macerata, a dire che i dati vanno presi con prudenza, visto che sono intercorsi molti fattori a cambiare le cose, uno tra tutti il terremoto, che ha sconvolto la provincia di Macerata, ma il Rapporto sull'immigrazione 2016, redatto dall'Istat nell'ambito delle attività dell'Osservatorio immigrazione della Prefettura di Macerata, pur se riporta i dati al 31 dicembre 2015, può essere considerato uno strumento utile, proprio per «capire le modifiche che il terremoto, tra gli eventi, ha comportato per il nostro territorio», ha detto il prefetto Preziotti.
La mattina si è aperta con i saluti del rettore di Unimc, Francesco Adornato, che ha parlato di immigrazione come di «fenomeno epocale, in grado di cambiare molti equilibri. Ecco perché credo che si debba allargare il quadro della discussione anche ad altri enti, alle associazioni, al volontariato, per avere un'immagine complessiva del fenomeno. Il prefetto Preziotti, subito dopo, ha aggiunto: «Voglio invitare l'Università di Macerata a far parte dell'Osservatorio immigrazione della Prefettura», proprio in ottica di condivisione delle dinamiche del fenomeno. La presentazione del report si è concentrata su due focus, il primo riguardante un'analisi sugli stranieri a Macerata, l'altro sull'accoglienza dei migranti nell'ambito del sistema Sprar, in provincia di Macerata. Stranieri che, stando ai dati 2015, in provincia di Macerata sono 32.477, pari al 10,1% della popolazione totale, mentre nel capoluogo sono 3.928, stando ai dati Istat.
Sono 98 le etnie
Il focus su Macerata, però, ha preso in considerazione il parametro Lac, ovvero i residenti stranieri iscritti alla Lista anagrafica comunale, che, al primo gennaio 2016, erano 4.579, ovvero il 10,8% del totale e il 12% dei residenti stranieri in tutta la provincia. Gli stranieri residenti a Macerata provengono da ben 98 paesi diversi e oltre la metà dei gruppi etnici ha una consistenza numerica inferiore alle 5 unità. Le prime 15 cittadinanze raccolgono circa l'80% della popolazione straniera. Si tratta di 617 rumeni, 506 albanesi, 445 macedoni, 276 marocchini, 275 nigeriani, 269 indiani, 261 peruviani, 193 ucraini, 173 cinesi, 115 moldavi, 111 afghani, 109 cingalesi, 106 tunisini, 105 polacchi e 99 senegalesi. Per la maggior parte delle comunità straniere sono gli uomini i più numerosi, ma quelle rumena, ucraina e polacca hanno una maggior rappresentanza femminile.
In calo gli albanesi
Fra le prime quindici cittadinanze residenti a Macerata, nel periodo successivo al censimento del 2011, sono aumentate quasi tutte, con le eccezioni di quelle albanese (-2,9% dal 2011 al 2015), rumena (-21,6%), macedone (-25,7%) e marocchina (-12,5%), mentre forti aumenti si sono verificati fra i cittadini nigeriani (+12,5%), indiani (+14,5%) e ucraini (+19,8%). Il report, poi, ha suddiviso la città in sezioni di censimento, circoscrizioni, quartieri e frazioni, per capire la diffusione degli stranieri nelle diverse zone di Macerata. Da ciò ci evince che è la zona a est della città quella più multietnica, ovvero quella composta dalle zone Cairoli, Pace, Vergini, Santa Lucia, Corneto, rione Marche. In particolare, nell'area di corso Cairoli vivono 484 stranieri, il 25,6% sul totale della popolazione maceratese, che è pari, in quella zona, a 1.404, mentre alla Pace c'è la maggior percentuale sul totale degli stranieri, ovvero il 16,5%, pari a 756 stranieri su 3.821 italiani. In totale, nell'area identificata, vivono 1.719 stranieri. Le altre zone individuate sono Centro storico, Mameli, Cavour, Velini, con un totale di 1.181 stranieri, Collevario, San Francesco, via Roma, Montalbano, con 1.032 stranieri, e le tre frazioni, Villa Potenza, con 243, Sforzacosta, con 207, e Piediripa, con 197 stranieri residenti.
Il Gus fa da riferimento
Quanto al secondo focus, che, però, non ha fornito dati assoluti, ma solo percentuali, ovvero quello sull'accoglienza e la rete Sprar, secondo i dati forniti dalla Prefettura, sono stati 1.555 le persone richiedenti asilo e i rifugiati transitati nella provincia di Macerata. Gli enti che hanno gestito tali flussi sono il Gus, con 63%,, e l'Acsim, con il 20%. Poco meno del 24% dei beneficiari Sprar in provincia sono nigeriani, più del 13% sono pakistani e circa il 10% sono gambiani.
Nicola Paciarelli
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