Posta all'attenzione anche la situazione dell'Istituto salesiano e della Fratelli Cervi Prosegue il progetto ex Saram

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Martedì 23 Maggio 2017, 05:00
IL DOPO SISMA
MACERATA Il Convitto nazionale potrà tornare ad essere un punto di riferimento per gli alunni che abitano nel centro storico. Tempi e progetti sono da definire ma la visita effettuata ieri nella struttura da Vasco Errani, commissario per la ricostruzione, ha aperto un importante e positivo canale che dovrebbe consentire, nel secondo step degli interventi della ricostruzione in materia di edilizia scolastica rispetto a quello in atto presso la ex Saram, di completare la ristrutturazione del Convitto nazionale che per metà ha già avuto opere di miglioramento ed adeguamento sismico con interventi relativi al post terremoto del 1997.
Le opere
Lavori che hanno tenuto botta dopo le terribili scosse sismiche dello scorso anno. Quindi la struttura dovrà essere recuperata in quella parte, circa una metà della stessa, cui si doveva già mettere mano. E le parole pronunciate in merito da Errani aprono un importante spiraglio per la ripresa dei lavori ed il completamento. Nella prima fase che è stata portata a termine, furono 5 i milioni di euro stanziati: ora, pur non avendo ancora i parametri ed i progetti per la sistemazione della seconda parte del Convitto nazionale, la cifra necessaria potrebbe essere, più o meno, la stessa.
Il summit
Ieri ad accompagnare il commissario per la ricostruzione in questo sopralluogo al Convitto nazionale sono stati il sindaco Romano Carancini, il vicesindaco e assessore alla Scuola Stefania Monteverde, e gli assessori all'Edilizia scolastica Paola Casoni e ai Lavori pubblici Narciso Ricotta. L'incontro era stato richiesto dal sindaco per sensibilizzare il commissario sugli edifici scolastici che dopo il terremoto non avevano ancora ricevuto risposte in merito al loro futuro. Errani ha iniziato la sua visita dal Convitto nazionale e ha immediatamente colto l'importanza strategica dell'edificio rispetto al centro del capoluogo e il suo valore storico. Il commissario ha dato una serie di indirizzi su quelle che dovranno essere le modalità di recupero del bene soprattutto in quanto gli interventi dovranno sia garantire la sicurezza della struttura, che garantire la tutela storica architettonica del bene. Per questo l'amministrazione comunale avvierà un rapporto con la Soprintendenza per definire quelle che potranno essere le modalità di intervento. Non è stata stilata una tempistica precisa in quanto dovranno essere prima approfonditi sia i progetti che i costi delle opere necessarie per la ristrutturazione dell'altra metà del Convitto nazionale. «È stato un incontro molto positivo e c'è stata una condivisione di massima ha sottolineato il sindaco Carancini -. Errani è stato molto disponibile a darci risposte indicative rispetto al tema che gli abbiamo posto, soprattutto per quanto riguarda il Convitto, naturalmente nei tempi della ricostruzione».
Le sollecitazioni
L'importanza del recupero di questo sito scolastico, l'unico che resterebbe in prossimità del centro storico, era stato sottolineato anche dai residenti in occasione del dibattito sulla pedonalizzazione del cuore della città. Del resto sulla struttura di pregio storico e funzionale sono già stati investiti parecchi fondi dopo il terremoto del 1997. Nel Convitto finora sono stati eseguiti lavori di ripristino e restauro per il miglioramento sismico per un importo complessivo di 5.009.631 euro, di cui 3.723.961 grazie alla legge 61/98 legge per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto 1997 di Marche e Umbria, e la restante parte di 1.285.670 euro, coperta con fondi propri di bilancio del Comune.