Piano logistico straordinario Unimc vuole crescere ancora

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Venerdì 22 Marzo 2019, 05:04
IL FOCUS
MACERATA «Orgoglio ed appartenenza»: le parole guida espresse dal presidente del Consiglio degli studenti di Unimc Valerio De Luce sintetizzano anche la filosofia alla base del Piano strategico triennale di Unimc presentato ieri negli spazi della biblioteca multimediale di piazza Oberdan. Citazioni letterarie, poetiche in particolare, legate alla primavera in omaggio anche alla giornata scelta per l'evento targato Ateneo che punta a fiorire anche in questo 2019 pur avendo una tradizione che origina nel lontano 1290.
Gli schemi
L'appuntamento è iniziato con una citazione leopardiana per poi proseguire con un poeta russo, uno austriaco e tornare in patria con Pirandello il tutto tra un intervento e l'altro. Chiusura in musica con l'esibizione di alcuni studenti del Conservatorio di Fermo. «Fuori dai paludati schemi della didattica frontale e tradizionale» il rettore Francesco Adornato ha indicato le linee di sviluppo nei prossimi tre anni che ruotano sui concetti di internazionalizzazione, eccellenza, ricerca, didattica e servizi agli studenti. «Siamo ha sottolineato il rettore Adornato - nel solco della tradizione ed è nostra intenzione «scompaginare», aprire strade non ancora percorse. Le Humanities stanno conoscendo una nuova primavera perché, lungi dall'essere considerate un esclusivo e vetusto retaggio del passato, sono oggetto di riscoperta e valorizzazione. Abbiamo delle sfide da affrontare: alcune si originano al nostro interno (la centralità dello studente, il rinnovamento della didattica, nuovi criteri guida per le politiche di reclutamento, una più spinta apertura internazionale, una ricerca che raggiunga risultati significativi a livello nazionale ed europeo); altre provengono dal contesto esterno ed interrogano l'Università, richiamandola alla sua funzione di sostegno allo sviluppo sociale e alla crescita culturale».
Il piano
Concetti ripresi anche dalla prof Katia Giusepponi che ha sottolineato come «il piano strategico sia un simbolo delle tante cose che vorremmo fare per crescere meglio». Il Piano strategico individua i percorsi da seguire nei prossimi tre anni per raggiungere obiettivi ambiziosi sempre nell'ottica dell'Umanesimo che innova lanciato dall'ex rettore Luigi Lacchè. Quanto alla ricerca opportunità importanti di scambio e collaborazione emergono dal coordinamento tra le quattro Università delle Marche, dalla costruzione di reti con altre università italiane e dal coinvolgimento in progetti internazionali. Le aree di migliorabilità: coordinamento interno delle eccellenze in cluster intersettoriali, migliorare la partecipazione ai progetti europei e alla ricerca nazionale, rafforzamento delle strutture amministrative per la ricerca. Didattica e servizi agli studenti: l'offerta formativa ha portato a iscrizioni in continuo aumento negli ultimi anni. L'obiettivo è migliorare in particolar modo l'offerta dei corsi di laurea magistrale. La dimensione medio-piccola dell'Ateneo è funzionale ad una «particolare cura dello studente. Le aree di migliorabilità: valorizzazione di metodologie didattiche innovative, ricorso più ampio e strutturato agli stage, formazione linguistica e apertura internazionale degli studenti, rafforzare l'insegnamento della lingua inglese, presenza di un consolidato programma Erasmus e di una politica di sviluppo di percorsi di laurea internazionali, programmi per visiting professor». Non secondario l'aspetto legato alla logistica e alle strutture. «Occorrono ha osservato il rettore Francesco Adornato - piani logistici straordinari. Il sisma del 2016 ha reso più difficoltosa la gestione degli spazi, specie alla luce delle esigenze della didattica innovativa. Si tratta anche di una rivisitazione degli spazi virtuali per una maggiore efficienza digitale. Predisporre azioni a favore di studenti fuori sede, lavoratori, fuoricorso. Migliorare il sistema di presa in carico dello studente ICare e rafforzare i progetti di inclusione, anche implementando i servizi a supporto degli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento». Infiniti mondi è uno degli slogan scelti da Unimc per la comunicazione ma pure va considerato il rapporto con il territorio di appartenenza. «Apertura internazionale e radicamento nel territorio è stato osservato nel corso della presentazione - convivono in un circuito virtuoso che consente all'Ateneo di allargare i suoi orizzonti garantendo importanti ritorni a livello locale. Per valorizzare il nostro potenziale scientifico e relazionale occorre rafforzare le sinergie interne e garantire un collegamento più sistematico con gli attori del territorio in una logica di contaminazione».
Luca Patrassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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