Ospedale, la costa in rivolta Bocciata l'area della Pieve

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Mercoledì 12 Dicembre 2018, 05:04
LA SANITÀ
MACERATA Il via libera del consiglio comunale di Macerata all'ubicazione dell'ospedale unico in località Pieve, in un'area nuova a ridosso della provinciale 77 distante circa 800 metri dal sito individuato in origine (dove era stato riscontrato l'inquinamento dei terreni), riaccende il dibattito sul progetto del nuovo presidio sanitario e innesca le reazioni dei sindaci degli altri centri principali della provincia. Fabrizio Ciarapica si dice «amareggiato ed arrabbiato».
La perplessità
«Sono sorpreso dall'atteggiamento dell'amministrazione di Macerata e scandalizzato dal comportamento della Regione, che gestisce con arroganza la sanità marchigiana sbotta il sindaco di Civitanova -. Dopo un iter di due anni condiviso dalla conferenza dei sindaci, al termine del quale è stata stabilita in base all'algoritmo e al criterio della baricentricità la localizzazione del nuovo ospedale, Macerata sposta l'ubicazione originaria. Questa modifica non è conforme all'iter concordato dalla conferenza dei sindaci e non rispetta la decisione presa in quella sede. Se si deve discutere di un cambio del sito la conferenza va riconvocata, invece nessuno ci ha interpellato. A questo punto, viste le criticità della Pieve, bisognerebbe anche ridiscutere della possibilità di spostare la sede dell'ospedale vicino alla costa, a Montecosaro o a Civitanova. Non si può in ignorare il documento firmato da sei sindaci della fascia costiera, che nei mesi scorsi hanno chiesto una nuova riunione della conferenza dei sindaci per approfondire le questioni dei costi e dell'inquinamento della Pieve. Non abbiamo mai ottenuto una risposta dal presidente Carancini».
La Regione
Ciarapica se la prende con l'amministrazione regionale. «Abbiamo scritto al governatore Ceriscioli ma anche in questo caso non ci sono state date risposte concrete prosegue il sindaco -, ci siamo dovuti rivolgere al sottosegretario alla Sanità per segnalare le perplessità sull'ubicazione dell'ospedale. La Regione continua a fare orecchie da mercante. Si ignora persino che è stato approvato l'emendamento proposto dall'onorevole leghista Patassini, che blocca la chiusura dei presidi sanitari nei comuni del cratere sismico e fino a un raggio di 30 chilometri. Ricontatterò subito gli altri amministratori della zona costiera e interpellerò nuovamente il ministero». Il sindaco di Montecosaro Reano Malaisi non nasconde le sue perplessità. «Continuo a sostenere che la nostra proposta comprensoriale di realizzare l'ospedale a Montecosaro su terreni già di proprietà dell'Asur era la più adatta dal punto di vista logistico ed economico afferma Malaisi -. Fin dall'inizio di questo percorso si ha invece la sensazione che l'opera debba comunque e per forza essere realizzata sul territorio del capoluogo di provincia. Inutile dire che restano forti perplessità, legate ai piani di copertura economica, che non sono chiari e ai tempi di realizzazione. È necessario organizzare un nuovo incontro fra i sindaci dell'Area Vasta 3 per approfondire questi aspetti».
L'ambiente
Secondo il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi la nuova ubicazione dell'ospedale di primo livello presenta anche criticità dal punto di vista ambientale. «Non voglio polemizzare ma sembra chiaro che si voglia spingere a tutti i costi per la realizzazione alla Pieve dichiara Pezzanesi , privilegiando criteri di natura politica rispetto a proposte logiche, come quella che era stata avanzata da Tolentino per il nuovo ospedale. L'area indicata dal Comune di Macerata si trova vicino al fiume, a ridosso di un crocevia viario caratterizzato da grande traffico. Non è certo la zona ideale dal punto di vista ambientale. Rivedere l'iter per la localizzazione dell'ospedale? Sarebbe auspicabile, ma penso sia difficile».
La polemica
A Civitanova intanto si arroventa intanto il dibattito. «Per far riconvocare la conferenza dei sindaci e rivalutare la scelta della Pieve Ciarapica deve riunire gli amministratori della costa e della montagna sostiene il capogruppo Pd Giulio Silenzi -. Bisogna togliere dall'algoritmo l'area di Camerino, dato che l'ospedale in quella zona comunque rimarrà. Così facendo il criterio della baricentricità indicherà l'area di Montecosaro. Ciarapica non ha capito che questa è l'unica strategia da adottare. Mentre il sindaco continua a perdere tempo Macerata va avanti e sposta persino l'area dove realizzare l'ospedale». «Silenzi e il Pd si vogliono solo sottrarre dalle loro responsabilità sull'iter dell'ospedale unico ribatte Ciarapica -. Io sto facendo il massimo ma mi trovo di fronte un muro. Invece di criticare perché il capogruppo del Pd non cerca di smuovere il suo partito, che governa la Regione?».
Simone Ronchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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