Nel suo Paese era stato anche procuratore e si era occupato di importanti attività investigative

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Sabato 18 Novembre 2017, 05:00
IL GIALLO
MACERATA Avvocato scomparso. Una pista, macabra, porterebbe a Castro, in provincia di Lecce. La notizia ha iniziato a trapelare ieri, ma in serata non c'erano ancora conferme. Potrebbe appartenere a Besnik Muço, l'avvocato maceratese di 54 anni di origine albanese scomparso lo scorso 2 novembre, il corpo recuperato 12 giorni fa nelle acque di Castro. Al momento, si tratterebbe di una ipotesi per gli inquirenti, che sarà confermata o smentita solo dall'esame del Dna. La cautela, dunque, è doverosa. Il cadavere era stato avvistato il 5 novembre scorso nella zona di Punta Correnti, ma le avverse condizioni meteorologiche ne avevano impedito il recupero effettuato solo il giorno seguente.
Le mareggiate
Il cadavere, a causa della mareggiata e dei ripetuti urti contro gli scogli, ha subito diverse mutilazioni e vigili del fuoco e sommozzatori della capitaneria di porto erano riusciti a recuperare solo alcune parti, che erano state successivamente trasportate alla camera mortuaria dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce per l'autopsia. In base a quanto stabilito successivamente dal medico legale, la morte risalirebbe a una ventina di giorni fa. Una circostanza, non solo temporale, che coinciderebbe con la scomparsa dell'avvocato. Ma al momento, come detto, si tratta solamente di una ipotesi al vaglio degli inquirenti.
La vicenda
Da quanto finora emerso il legale il 2 novembre scorso si sarebbe dovuto imbarcare sul traghetto della linea Adria Ferries che da Durazzo era diretto a Bari. Avrebbe fatto il chek in poi alle 23 il suo cellulare è stato spento. Da quel momento nessuno è più riuscito a mettersi in contatto con lui. Da quanto emerso la moglie Raimonda che vive a Macerata non sapeva che il marito sarebbe tornato quel giorno e ancora meno immaginava potesse aver preso il traghetto dal momento che solitamente viaggiava in aereo. Besnik Muço negli anni '90 era stato procuratore a Tirana, dove aveva effettuato diverse indagini delicate, tra cui anche una su un politico locale. Con le rivolte del 1997 e la successiva anarchia era fuggito con la moglie Raimonda e il figlio Anri trovando riparo in Italia come rifugiati politici. Un Paese nuovo con un ordinamento nuovo dove Besnik Muço ha dovuto cercare necessariamente un altro tipo di lavoro per mantenere la famiglia. A Macerata, negli anni, la famiglia si è integrata nel tessuto sociale maceratese stringendo amicizie e conducendo una vita decorosa, il cinquantaquattrenne aveva trovato lavoro come saldatore in una ditta di Piediripa. Negli anni la famiglia è cresciuta, è nata Gloria. Entrambi i figli hanno studiato al liceo scientifico del capoluogo Galilei, ma quattro anni fa un nuovo scossone ha turbato la stabilità raggiunta: a causa della crisi Besnik ha perso il lavoro e ha deciso di tornare in Albania per esercitare la professione per cui aveva studiato: quella di avvocato.
L'attività
Con fatica ha aperto uno studio legale con un socio a Tirana e ogni due settimane tornava a Macerata dai suoi cari. Nel frattempo la figlia, che oggi è diventata una ragazza, studia a Roma, mentre il fratello Anri da poco si è iscritto all'università di Copenaghen. Sembrava che ancora una volta la tranquillità fosse tornata nella famiglia, ma il 2 novembre scorso il dramma. Il cinquantaquattrenne avrebbe deciso di tornare a Macerata con il traghetto che collega Durazzo a Bari e non con l'aereo come faceva sempre. Sembrava sereno, come avrebbe riferito il fratello Viktor alla polizia di Tirana dopo la sua scomparsa. Alle 23 di quella sera il cellulare si è spento, o è stato spento, e da quel momento di Besnik Muço non si è avuta più notizia.
Il viaggio
Giovedì la moglie Raimonda è partita alla volta di Tirana per parlare con gli inquirenti locali. Da quanto emerso l'avvocato nei giorni precedenti alla sua scomparsa non avrebbe ricevuto minacce. Sul traghetto sono stati trovati una felpa e un borsello al cui interno c'erano i documenti dell'avvocato. La polizia ha perquisito il suo appartamento a Tirana e ora sta visionando le telecamere poste all'interno del traghetto per capire cosa sia successo all'avvocato. Da ieri, in Italia, gli inquirenti hanno iniziato a seguire una pista che porterebbe in Salento. Il 5 novembre nelle acque antistanti Castro, in provincia di Lecce, è stato avvistato un corpo galleggiare tra le onde del mare in tempesta. Per il medico legale la morte sarebbe sopraggiunta una ventina di giorni fa, ma per dare un'identità all'uomo bisognerà attendere l'esito dell'analisi del Dna.
Benedetta Lombo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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