«Neanche le zone con disco orario sono funzionali»

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Venerdì 22 Febbraio 2019, 05:04
LA POLEMICA
MACERATA «L'intera operazione di rivisitazione del piano generale della sosta è stata fallimentare, non ha portato benefici, né economici, né di migliore viabilità, e ha comportato per gli utenti una maggiore spesa». Il giudizio è del consigliere comunale Andrea Marchiori che recentemente ha spulciato i numeri relativi, ai proventi conseguiti e alle spese sostenute a seguito dell'acquisizione del ParkSì. Il consigliere comunale parte dai parcheggi gestiti da Apm: 1695 posti su strada e 1365 nelle strutture; in totale 3050 posti auto gestiti da Apm. Marchiori concentra la critica sulla funzione dei posti a disco orario sparsi in città: «Pochi degli stalli a disco orario possono ritenersi realmente funzionali alle zone commerciali principali e al centro storico, così che non favoriscono il commercio, l'accesso agli uffici, la vivibilità, ma, anzi, nella maggior parte dei casi mortificano ulteriormente quelle zone ad alta densità abitativa, i cui appartamenti sono privi di garage e dove i residenti, sebbene titolari di permesso, faticano a trovare parcheggio durante il giorno. Al contrario, tutte le aree di sosta nelle zone nevralgiche sono a tariffa».
I permessi
Anche sui permessi per il centro non mancano le critiche. I posteggi per residenti sono 290 «a fronte di 635 permessi rilasciati - dice - e, oltretutto, con la possibilità per alcune categorie autorizzate di posteggiarvi»; inoltre, gli accessi a 3 euro in centro «nel 2017 hanno fruttato circa 3000 euro al mese e nei primi quattro mesi del 2018 circa 2500 euro al mese, ciò significa che questa misura è irragionevole». Infine, Marchiori punta il dito sull'ex ParkSì: «C'è stata un'induzione innaturale a far occupare i posti per dimostrare il successo dell'acquisizione, senza benefici per il centro. La struttura è usata più come rimessa che come sosta agevole per accedere al centro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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