Mix di psicofarmaci e alcol L'ultimo sballo dei ragazzini

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Giovedì 24 Maggio 2018, 05:04
L'EMERGENZA
MACERATA È la nuova frontiera dello sballo: un mix di ansiolitici e alcol. A farne uso sono soprattutto i minorenni, che cercano emozioni pericolosissime, assumendo prodotti facilmente reperibili e a basso costo. Uno scenario inquietante, che rende ancora più difficile il contrasto all'abuso di sostanze che, opportunamente miscelate ,si trasformano in cocktail micidiali, consumati specie nei fine settimana e nelle occasioni di divertimento.
L'allarme
«C'è un dato significativo registrato in provincia relativo ad un incremento della vendita di antidolorifici e ansiolitici - è l'allarme di Luciano Diomedi, presidente dell'Ordine dei farmacisti di Macerata -. Esso va colto come un segnale di abuso di tali prodotti e, con molta probabilità, di un loro utilizzo improprio per ottenere effetti farmacologici diversi da quelli indicati. Si stima che nella nostra provincia nell'ultimo anno siano state vendute circa 50mila confezioni di antifiammatori e tra le 55mila e le 70mila di ansiolitici. Sul litorale il bilancio è particolarmente rilevante se pensiamo che a Civitanova in 10-12 farmacie, sono state dispensate, in un anno, circa 6mila confezioni di uno specifico antinfiammatorio in bustine e quasi 12mila di un ansiolitico. Si tratta di farmaci sottoposti all'obbligo della prescrizione medica. Inoltre, la dispensazione di psicofarmaci è soggetta ad una normativa stringente per cui ciascun assistito può acquistarne non più di tre scatole nell'arco di un mese. Ai minorenni non possono essere dispensati ansiolitici neanche quando la ricetta sia intestata ad un adulto». Alla luce di tutto ciò il fenomeno pone quindi la questione dell'approvvigionamento di questi medicinali da parte dei ragazzini che li utilizzano per cocktail con alcol e a volte addirittura con droghe.
La posizione
Alla voce di Diomedi fa eco quella del dottor Stefano Nassini, direttore del Centro di Salute Mentale dell'ospedale di Civitanova. «È molto alto, anche da parte degli adulti, l'uso degli ansiolitici al di fuori delle indicazioni mediche. Ma a preoccupare è soprattutto il dato crescente dei minorenni che utilizzano ansiolitici per lo sballo. Tra le ragioni della preferenza di psicofarmaci ci sono il gusto gradevole e l'azione rapida in quanto procurano subito euforia. La cocaina, ma anche l'ecstasy o le metanfetamine si assumono spesso in combinazioni con gli ansiolitici perché all'effetto di eccessiva irrequietezza, dovuto agli stupefacenti, si associa quello sedativo dello psicofarmaco, che seda gli effetti sgradevoli. L'associazione dell'ansiolitico all'alcol invece è quella dello sballo immediato perché i due elementi si potenziano a vicenda. I minorenni sperimentano tutto e si aiutano anche con il passaparola sui social dove si suggeriscono persino le ricette dei vari mix da provare».
La precisazione
«Tuttavia - prosegue Nassini - gli ansiolitici non vanno demonizzati perché hanno un potenziale di sicurezza molto alto se usati solo a scopo terapeutico e seguendo alla lettera le indicazioni del medico. Bisogna con forza ostacolarne l'uso scorretto e l'uso improprio, quest'ultimo infatti sta alimentando un mercato dello spaccio del farmaco». «I minorenni riescono facilmente a reperire un farmaco che i genitori tengono in casa - afferma Mario De Rosa del Sert di Civitanova -. Non possiamo stilare un dato preciso sull'uso improprio dei farmaci ma con i miei colleghi abbiamo avuto la percezione di questo problema andando agli incontri scolastici e in un confronto con ragazzi tra i 14 e i 16 anni. L'alcol unito gli ansiolitici riduce le attività cognitive come l'attenzione, la concentrazione, l'apprendimento».
Raffaella D'Adderio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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