Le grandi opere in bilico Arriva un mese bollente

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Lunedì 20 Agosto 2018, 05:04
LA STRETTA FINALE
MACERATA Settembre è in arrivo e l'agenda amministrativa della città ha già calendarizzato una serie di appuntamenti decisivi per alcune situazioni di assoluto rilievo per il rilancio del capoluogo, dalle infrastrutture ai servizi. La giunta Carancini peraltro si prepara ad affrontare l'ultimo anno di attività piena prima delle elezioni amministrative e il paricolare non è secondario: ci sono cose da fare (o da iniziare) spesso con fondi scarsi. Ulteriore problema deriva dal fatto che a ridosso delle elezioni di solito il ricorso alla leva fiscale viene rallentato.
Cultura e Lavori pubblici
Dunque emergenze parecchie e soldi pochi da utilizzare al meglio e magari senza irritare quelli che ad oggi, nel centrosinistra, sembrano i due papabili alla successione di Carancini: Narciso Ricotta (lavori pubblici) e Stefania Monteverde (cultura). La prima emergenza, in parte creata dall'errore fatto con l'indicazione di un'area inquinata, è quella della nuova sede dell'ospedale provinciale. A settembre sarebbe potura partire la procedura per la progettazione ma lo stallo è totale per via delle analisi Arpam per valutare grado e estensione dell'inquinamento alla Pieve. In silenzio Comune e Regione puntano su uno spostamento verso Sforzacosta ma gli altri sindaci della provincia hanno già fatto sapere di volerne discutere. Riunioni e controriunioni che non fanno altro che allungare le procedure e i costi (per il Comune ci sarà da fare e pagare la bonifica del terreno inquinato alla Pieve) arrivando pericolosamente a ridosso delle elezioni regionali. Con il rischio che un eventuale cambio di maggioranza o semplicemente di amministratori possa chiudere definitivamente la partita del nuovo ospedale.
L'intervalliva
L'intervalliva di Macerata attende dal dopoguerra: ora si è arrivati a una più modesta bretella di collegamento tra via Mattei e La Pieve con svincolo della superstrada a Campogiano. Costo 45 milioni ma anche in questo caso tempi biblici. Ora si pensa di chiudere a breve la partita della progettazione (Anas) e partire finalmente con i lavori finanziati con fondi Cipe, Comune, Provincia, Regione mentre il soggetto attuatore sarà Quadrilatero. « Prima del termine del nostro mandato auspico che possano aprirsi i cantieri» aveva detto alcuni mesi fa il primo cittadino Romano Carancini.
Il polo scolastico
Alle Casermette nel luglio scorso c'è stata la posa della prima pietra della Mestica, nel progettato polo scolastico che ospiterà anche la Dante Alighieri, i cui lavori partiranno in seguito, e una palestra polifunzionale. La Mestica, che sarà realizzata in 150 giorni, costerà 7,7milioni di euro, di cui 5,6 donati dal Qatar Fund for development e 2,1 stanziati dallo Stato, si estenderà su una superficie di 4.054mq, di cui 2.543 coperti, ospiterà 455 alunni, 300 della media in 12 aule, 125 dell'elementare in 5 aule, 30 della materna in 2 aule.
Infine per il progetto da 16 milioni per il Centro fiere di Villa Potenza le speranze di attuazione nel 2019 sono poche. A settembre ci sarà la mobilitazione dei sindaci marchigiani contro il Governo che ha tagliato i fondi del Bando periferie con i deputati pentastellati che hanno anche contestato l'utilità di alcuni piani, tipo quello di Macerata. I milioni tagliati a Macerata sono 12 e senza quella cifra è lecito pensare che non si farà nulla.
Luca Patrassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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