La zona che davvero presenta la maggiore criticità è quella che dalla caserma dei Vigili del Fuoco arriva a Sasso d'Italia

3 Minuti di Lettura
Sabato 23 Settembre 2017, 05:00
L'EMERGENZA
MACERATA Buche, avvallamenti, frane, un manto stradale spesso e volentieri pericoloso per chi è alla guida di auto o motocicli. Ma a anche rischioso perfino per i pedoni che magari vogliono godersi una passeggiata in centro a Macerata. La mappa stradale che offre il capoluogo non è certo incoraggiante. A fronte di vie che sono state risanate e che non presentano criticità ci sono ampie zone di Macerata che avrebbero bisogno di immediato restyling. Magari anche provvisorio, in attesa dei lavori programmati dalla stessa amministrazione comunale.
Un quadro allarmante
Opere che, naturalmente, non possono partire contemporaneamente: sia per una questione puramente economica sia perché la presenza di più cantieri finirebbe per bloccare la città. Collevario, la zona del Sasso d'Italia e via Santa Maria della Porta rappresentano la punta di un iceberg. Ma non sono le uniche tratte stradali ridotte male, visto che anche passeggiando in centro, proprio sotto il palazzo municipale di piazza della Libertà e la Loggia dei Mercanti, ci sono pericolosi dislivelli del selciato, vere e proprie trappole non tanto per le poche auto che vi circolano ma soprattutto per chi gira a piedi. Restando nel cuore della città, anche la discesa di via XX Settembre, soprattutto in prossimità degli ascensori che collegano con il parcheggio Centro, risulta avere il selciato pericolosamente sconnesso per i tanti cittadini che ora usufruiscono del collegamento.
Fondi sconnessi
Scendendo qualche metro più sotto i sanpietrini di largo Mario Affede sono irregolari: proseguendo per via del Convitto stessa situazione anche nella parte conclusiva della strada, più frequentata da pedoni che auto peraltro. Restando dentro le mura urbane via Santa Maria della Porta presenta un fondo sconnesso che, probabilmente, sarà destinato a peggiorare visto l'aumentato traffico veicolare con la chiusura di via Don Minzoni. Uscendo dal centro storico la situazione diventa ancora peggiore. Basta recarsi nel quartiere di Collevario per verificare come, una delle zone più abitate della città, presenti un asfalto dissestato. Dove tocca fare zig-zag con l'auto per evitare buche e asfalto rovinato. Via Verga soprattutto pare una strada bombardata, con tante e ravvicinate buche molto profonde soprattutto nel tratto che va dal campo sportivo sino al successivo incrocio. Ma anche altre zone di Collevario presentano pericolosi dislivelli sia per chi percorre in auto la zona che per chi va a piedi. Saltando in un'altra zona di Macerata la situazione non cambia.
La zona dei bus
La strada che collega il Terminal bus di piazza Pizzarello con via Mugnoz è una costante di avvallamenti mentre anche a Colleverde non mancano i problemi. Il Comune sta lavorando in un primo tratto di viale Indipendenza proprio in questi giorni, ma la zona che davvero presenta la maggiore pericolosità è quella che dalla caserma dei Vigili del Fuoco arriva a Sasso d'Italia. Asfalto sconnesso, rialzato, dislivelli paurosi anche transitando a bassissima velocità con l'auto. Ma non è finita qui perché anche le strade di entrata ed uscita dal capoluogo presentano problemi. Ad iniziare dalla bretella che collega la Pieve con la Carrareccia. Arteria molto trafficata ma ridotta ai minimi termini, con da una parte la vegetazione che ha invaso la strada e dall'altra un fondo totalmente sconnesso e anche molto pericoloso. Così come, nella stessa area, la strada che dal passaggio a livello di Collevario conduce a Sforzacosta presenta dislivelli e fratture nell'asfalto preoccupanti che mettono a dura prova gli ammortizzatori dei veicoli.
I movimenti del terreno
Pure via Mattei, nel tratto iniziale sino alla rotatoria per via Tucci, sembra una strada da rally più che da città, in particolar modo nella direzione nord-sud verso la rotatoria dell'ex Saram. Situazione di asfalto pericoloso, con buche e avvallamenti segnalate in via Tucci nel tratto che va dalla rotatoria al palazzetto di Fontescodella. Per non parlare della Torregiana, dove avventurarsi in auto o a piedi è un grandissimo rischio tra buche, ghiaia e rami sulla strada. Come non rammentare poi altre problematiche legate a via Valenti, in prossimità della Filarmonica e della stessa via dei Velini, con rischio costante di frana nel tratto verso Villa Potenza
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA