Il traffico delle ore di punta o del mercoledì mattina quando c'è mercato imbottiglia le automobili

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Mercoledì 23 Agosto 2017, 05:00
IL CASO
MACERATA Strade frequentatissime da pedoni e automobilisti. L'attenzione non basta, l'incidente è dietro l'angolo. Veicoli parcheggiati dove non dovrebbero, pedoni che attraversano a volte distratti, e automobilisti in certi casi sbadati rappresentano le cause di un susseguirsi di investimenti per le strade cittadine. L'ultimo è capitato ad Ezio Porfiri, 94enne, che stava attraversando Corso Cairoli proprio davanti alla rosticceria che per tanti ha gestito.
Investito sulle strisce
Erano circa le 10 di lunedì, quando un camioncino di un corriere lo ha travolto sulle strisce pedonali. Andava piano l'autista, ma l'impatto per l'anziano è risultato comunque violento, tanto da richiedere il soccorso dell'eliambulanza che l'ha trasportato in codice giallo all'ospedale di Torrette. Il conducente del mezzo, un 48enne di Petriolo, ha dichiarato di non aver visto l'anziano attraversare sulle strisce, e quindi di non essere riuscito a fermarsi in tempo ed evitare l'impatto.
Quello di Porfiri però è solo l'ultimo, in ordine cronologico, dei molti investimenti di cui Corso Cairoli sembra detenere un triste primato. Non gravi, per fortuna, gli incidenti che vi capitano, ma frequenti. Anche a maggio un uomo, stavolta un 60enne, è rimasto travolto da un furgoncino mentre attraversava la strada, a metà di Corso Cairoli, all'altezza del collegio universitario. Niente di grave, solo un grande spavento per l'uomo, che comunque era volato sul cofano del furgoncino che lo ha investito, scivolando poi a terra.
Le ore di maggior traffico
È un tratto difficile quello di Corso Cairoli. Il traffico delle ore di punta o del mercoledì mattina, quando c'è mercato, imbottiglia le auto, distrae i conducenti, fa aumentare il numero di pedoni che continuamente attraversano la strada. Diversi i commercianti e i residenti che lo rilevano. In molti denunciano la sosta selvaggia ai lati del corso, cosa che impedirebbe agli automobilisti di ottenere una visuale completa sulla carreggiata e quindi di prestare la debita attenzione a chi, ancora sul marciapiede, si appresta però ad attraversare. Stesso discorso per i pedoni: dal loro punto di vista, le stesse auto parcheggiate rappresentano un impedimento per vedere e constatare se e quando arriva una macchina, e quindi stabilire il via libera al proprio attraversamento sicuro. «Sono uno studente e quindi mi sposto sempre a piedi» racconta Jacopo Strada, laureando, domiciliato proprio in Corso Cairoli «c'è tanto traffico lungo questa via e bisogna stare attenti ad attraversare. Per un anziano può anzi essere pericoloso». «La bellezza di Corso Cairoli è nella sua tranquillità, - aggiunge poi il casettaro per passione e d'azione - ma dietro a questa tranquillità si può nascondere come insidia la disattenzione».
I corsi gemelli
Corso Cairoli come anche Corso Cavour, i viali gemelli condividono le stesse piccole problematiche. Proprio in Corso Cavour a maggio era rimasto investito un fattorino della pizza. Illeso il giovane, l'incidente ha procurato soltanto lunghe code nel tratto di strada. Fatti di cronaca questi che però restituiscono quasi una mappa dei luoghi più pericolosi per i pedoni in città. Corso Cavour e Corso Cairoli sono le strade dove più frequentemente capitano i piccoli investimenti, come confermano anche i Vigili Urbani. Su quelle vie però la velocità delle auto è scarsa, gli automobilisti vanno inevitabilmente piano. E questo garantisce quasi sempre l'incolumità di coloro che, facendo i debiti scongiuri, vengono investiti.
L'area della stazione
Più rari ma più gravi gli incidenti che invece accadono in via Gigli, la famosa salita sopra la stazione. Il curvone, la velocità necessariamente più elevata, rappresentano un pericolo per i pedoni, che insieme agli automobilisti devono prestare la massima attenzione. Proprio il 31 luglio un uomo di 76 anni è rimasto investito nel tratto di via Gigli, riportando gravi lesioni. Un tratto delicato, quello di via Gigli. I residenti chiedono da tempo un semaforo a chiamata, proprio a causa dei numerosi investimenti e incidenti capitati su questo percorso. A giocare sulla pericolosità di certe strade, anche l'illuminazione. Nelle ore notturne o al tramonto la luce fa infatti la differenza. In via Roma, per esempio, erano tanti gli incidenti e gli investimenti che succedevano. Con il miglioramento dell'illuminazione invece si sono in gran parte ridotti.
Camilla Domenella
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