I turisti promuovono Macerata «Che spettacolo città e musei»

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Lunedì 21 Agosto 2017, 05:00
L'ACCOGLIENZA
MACERATA Naso all'insù, macchine fotografiche in mano, dita pronte allo scatto e inquadratura giusta per il video da mostrare ad amici e parenti. Il mezzogiorno maceratese è il Carosello dei Pupi e dei turisti. In centinaia ieri mattina si sono radunati al richiamo dell'uccello Cesare che batte il becco sulla campana. Tutti attenti per non perdere la riverenza dei Re Magi alla Madonna, che puntuali si sono affacciati in una piazza della Libertà affollata di visitatori. Tanti infatti i turisti, che, complice la giornata fresca, hanno lasciato il mare per scoprire le bellezze del capoluogo. Palazzo Buonaccorsi e Palazzo Ricci fanno l'en plein.
I luoghi d'arte
Le loro gallerie di arte antica e di arte moderna, il museo della Carrozza, e la collezione di arte italiana del Novecento fanno incetta di visitatori in una città altrimenti deserta. I luoghi d'arte diventano quindi punto di ritrovo. Fuori da Palazzo Ricci, per esempio, il custode intrattiene un paio di turisti in attesa della prossima visita guidata spiegando loro la storia di Matteo Ricci. Fuori da Palazzo Buonaccorsi, la soddisfazione è evidente. «Abbiamo visitato il museo della Carrozza e i bambini si sono tanto divertiti a partecipare alla simulazione del giro in carrozza», commenta Laura Scavo, in visita con la famiglia. «Veniamo da Bergamo e siamo in vacanza Porto Recanati, dove stiamo due settimane». Tappa di un giorno dunque per questo giro turistico nei musei maceratesi, che fanno da traino in una domenica di pieno agosto. Il concerto ieri sera di Thom Yorke e di Jonny Greenwood allo Sferisterio ha portato nel capoluogo migliaia di persone. Giovani ma anche adulti, occupano l'attesa visitando Macerata.
La città chiusa
«Abbiamo già visto Palazzo Buonaccorsi e lo Sferisterio. Siamo qui per il concerto dei Radiohead. Per l'occasione, ci fermiamo a Macerata per due notti» spiega Lucia Berardinelli da Monza in compagnia dell'amica Rossella Cattaneo di Varese. «Sono tutti gentilissimi. Macerata è davvero bella, ma c'è parecchio chiuso, come la Torre civica, che avremmo voluto visitare. La città è piuttosto deserta, soprattutto riguardo alle strutture ricettive». È un gioiello silenzioso questa Macerata che scintilla sotto il sole d'agosto, un carillon antico che non diffonde le sue note. Gran parte dei locali e dei negozi hanno le saracinesche abbassate. Gestori e titolari sono scappati per le ferie, È così che in piazza della Libertà, dopo il Carosello dei Pupi, fra i turisti regna quasi lo smarrimento. Alla mano, cartine o navigatore, nel tentativo di arrangiarsi per individuare i luoghi d'interesse culturale ed artistico. Il rischio però è quello di spazientirsi. «È una città vuota. L'Ufficio Turistico è chiuso, le chiese sono chiuse, Macerata è bella ma deserta» è il commento di Paolo Campeggi in vacanza da Bologna.
La caccia al capolavoro
«Sono sulle orme del Lotto» dichiara entusiasta Mauro, da Verona. Lo zaino in spalla, ha l'aria del viaggiatore nato e non teme le salite maceratesi. «Passo questa giornata a Macerata. Cosa visito? Mi lascio trasportare dal caso. Ci sono cose molto belle da vedere», afferma l'amante del pittore veneziano del Rinascimento, con gli occhi che brillano per le vie di Macerata che «per ora però sembra una città fantasma». La prende con filosofia: «Per me è meglio, visito più facilmente la città«. Intuito e cartina sono i soli strumenti con i quali orientarsi, a corto di informazioni. L'aiuto al massimo arriva da qualche raro passante o dal barista di uno dei pochi locali aperti. «Ci siamo fermati a prendere un caffè e la barista ci ha raccontato di un'affluenza turistica non elevata» racconta di Alessandra Albiso. «Macerata in sé è bella», le fa eco il cugino Alessandro. Sono giovani e la passeggiata fra i turisti più che in mezzo agli autoctoni la prendono con ironia: «non ci sono tante file» scherzano.
La solidarietà
Da Brescia sono arrivati nel capoluogo, dove fanno tappa. Poi tornano a Caldarola per proseguire il loro soggiorno all'insegna della solidarietà: Siamo arrivati anche a Pieve Torina, epicentro del terremoto che ha colpito questa regione. A Brescia abbiamo un'associazione di volontari, il Gruppo De Noalter. Noi siamo in visita qui, come piccola delegazione, per testimoniare in particolare i danni del sisma e la ripartenza a Cardarola, dove abbiamo un amico e abbiamo potuto videointervistare un ragazzo del luogo. L'8 ottobre a Brescia faremo una pastasciuttata in sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto». E proprio nel capoluogo di provincia lombardo, per quella data, arriverà la musica tradizionale marchigiana de Lu Trainanà. Segno questo di un'attenzione e un affetto per le Marche che da fuori regione non inaridiscono.
Camilla Domenella
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