Cannabis shop, due chiusure Titolare nei guai per spaccio

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Venerdì 22 Giugno 2018, 05:04
IL BLITZ
MACERATA Di legale nelle scatolette tonde dai colori accattivanti non c'era nulla. Altro che cannabis commercializzabile. La marijuana che veniva venduta, seppur con l'emissione di regolare scontrino fiscale, di light aveva solo il peso, gli effetti, invece, erano tutt'altro che leggeri. Così ieri mattina gli agenti della Squadra Mobile hanno chiuso due attività commerciali, una in pieno centro in via Lauri e una giù, nella frazione di Piediripa in via Cluentina, e denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti il titolare dei negozi, L.C. residente in provincia.
Le perquisizioni
Nella stessa mattinata sono scattate le perquisizioni nei due locali maceratesi Indoornova, nel terzo negozio che si trova ad Ancona in via XXIX Settembre, nell'abitazione del proprietario e nelle abitazioni dei due dipendenti dei locali maceratesi. Il pugno duro del questore Antonio Pignataro contro lo spaccio di stupefacenti si è fatto sentire anche questa volta. La questura di Macerata è stata la prima in tutta Italia a compiere questo tipo di operazione verso i cosiddetti grow shop, ovvero i negozi specializzati nella vendita di prodotti a base di cannabis e tra questi anche infiorescenze, resine ed olii estratti dalla stessa pianta, commercializzati o, comunque pubblicizzati quali sostanze lecite e di libero acquisto.
Messaggi ingannevoli
«Su alert istituzionale ha precisato ieri il questore durante la conferenza stampa - la polizia di stato, al fine di tutelare la salute della nostra società e in particolare delle giovani generazioni, da alcuni mesi ha iniziato una serrata attività investigativa contro il proliferare in tutto il territorio nazionale e anche nella provincia di Macerata degli esercizi commerciali che dietro una maldestra e ingannevole condotta, richiamando norme di cui non sono i diretti destinatari, vendevano prodotti di cannabis con un Thc addirittura dello 0,6%. Oggi dopo un intenso lavoro investigativo condotto dalla Squadra Mobile e la successiva delicata attività da parte del procuratore Giovanni Giorgio abbiamo operato con i relativi decreti emessi dal Gip Domenico Potetti, alla perquisizione dei locali dove veniva svolta questa attività e dei domicili, con un sequestro consistente di merce». Circa 807 confezioni contenenti infiorescenze di marijuana da due grammi circa ciascuno, ma il numero potrebbe aumentare. Ogni scatola veniva venduta al prezzo di 20 euro o poco più, per un valore complessivo di oltre 16.000 euro.
Un centinaio di controlli
«Qui non si tratta di distinguere tra 0,2 e 0,6% di Thc ha tagliato corto la neocomandante della Squadra Mobile, Maria Raffaella Abbate . Le infiorescenze vendute nelle confezioni sono sostanza stupefacente, tabellata come sostanza stupefacente. La distinzione di limite minimo o limite massimo di Thc vale per chi coltiva la cannabis non per chi la vende o per chi l'acquista». Nel corso dei due mesi di attività della Squadra Mobile sono stati controllati proprio i frequentatori e gli acquirenti dei due Indoornova: la maggior parte giovani e giovanissimi. Un centinaio circa, di cui diversi minorenni. In alcuni dei controlli effettuati, la sostanza acquistata è stata sequestrata e analizzata dagli agenti del Gabinetto provinciale di polizia scientifica della questura dando esito positivo: era vera e propria sostanza stupefacente.
L'analisi del prof Froldi
Il risultato, poi, è stato confermato anche dal consulente nominato dalla Procura, il tossicologo Rino Froldi dell'Istituto di Medicina legale e tossicologia forense di Unimc che ha ratificato: marijuana, con principio attivo addirittura di 0,60 %, idoneo, pertanto, a procurare effetti droganti con danni alla salute dei giovanissimi clienti. Va sottolineato che i due negozi maceratesi riconducibili a L.C. e chiusi temporaneamente per 15 giorni erano in possesso di autorizzazioni rilasciate per la commercializzazione di prodotti per vivai e derivati non alimentari - dalla lavorazione della Cannabis Sativa L. «Ancora una volta ha ribadito Pignataro in questa città, nonostante i cruenti fatti, come la morte di Pamela e la condotta di Luca Traini, la filiera istituzionale sia della giustizia sia della prevenzione funziona perfettamente».
Benedetta Lombo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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