Bufera di neve, incidenti e disagi

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Venerdì 6 Gennaio 2017, 05:00
IL MALTEMPOMACERATA Bufera dell'Epifania: incidenti e disagi in provincia, in allerta le zone del cratere. La Befana non ha portato carbone, ma gelo. Le temperature in picchiata e la nevicate anche a bassa quota hanno stretto in una morsa artica l'intero territorio.
Con la copiosa nevicata di ieri mattina la viabilità è andata in tilt. I maggiori disagi si sono registrati nell'entroterra, in particolare a Camerino e nei comuni vicini: nella zona sono caduti oltre 20 centimetri di neve. Lungo la provinciale che collega Castelraimondo a Matelica i vigili del fuoco sono intervenuti per recuperare alcune auto e due camion, in panne a causa della neve. La strada è rimasta chiusa per tre ore, in un tratto lungo due chilometri, per consentire il soccorso agli automobilisti. I vigili del fuoco, nel corso della mattinata, sono riusciti a far ripartire tutti i veicoli bloccati.
I disagi
Auto in panne anche a San Severino Marche, Visso, Pollenza, Morrovalle, Gualdo e Pieve Torina. Nel primo pomeriggio di ieri un albero, sotto il peso della neve, è caduto al centro della carreggiata in una strada di Cingoli. Rallentamenti al traffico anche in superstrada. I mezzi spargisale e sgombraneve dell'Anas sono entrati in azione nella serata di mercoledì per garantire la circolazione sulla statale 77 tra Colfiorito e Muccia. Nella zona dell'Abbadia di Fiastra a Urbisaglia, lungo la provinciale 78, poco dopo le 10.30 c'è stato un incidente . Nel semifrontale sono rimaste coinvolte tre persone. Un ferito, fortunatamente non grave, è stato trasportato all'ospedale di Macerata, mentre gli altri due occupanti dei mezzi hanno rifiutato le cure dei sanitari. Sul posto, oltre al 118, la Polstrada di Civitanova per i rilievi.
Il capoluogo
Nel capoluogo innevato è scattato mercoledì, con la prima uscita dei mezzi spargisale, il piano neve predisposto dall'amministrazione guidata dal sindaco Carancini. All'opera in otto zone della città sedici spazzaneve e tre spargisale, coordinati da un sistema integrato di gps. Ieri le squadre di operai si sono occupate dello sgombro di passaggi pedonali, marciapiedi e scalinate del centro storico. Alcune auto sono rimaste bloccate in via San Francesco e in via dei Velini, diversi gli interventi della polizia municipale. Due strade sono state chiuse: via Braccialarghe, l'anello che collega la zona del cimitero a quella di Santa Lucia e via XX Settembre, nel tratto che sbuca in via Crescimbeni. Per oggi è in programma un terzo intervento per lo spargimento di sale e graniglia nelle zone interessate dal ghiaccio. Pronte a intervenire se lo strato di neve dovesse raggiungere livelli alti anche le squadre dei mezzi per lo sgombro della neve. Vista l'allerta meteo, l'amministrazione invita i cittadini a uscire in strada solo se dotati di gomme termiche, privilegiando i mezzi pubblici in funzione.
L'entroterra
A rilevare le maggiori criticità le zone già provate dal sisma, su cui sono caduti tra i 10 e i 30 centimetri di neve. A peggiorare il quadro una scossa di magnitudo 3.3 registrata alle 12.34 tra Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Il sindaco di quest'ultimo, Mauro Falcucci lancia un appello: «Se non si risolvono urgentemente le criticità sulla strada provinciale 209 Valnerina, i pochi abitanti sfollati che ogni giorno fanno la spola per lavorare, resteranno isolati. Un mezzo spargisale si è rotto, mentre un camion che si è intraversato sulla strada ha creato problemi lungo la Galleria La Fornace». Poi aggiunge: «L'anno scorso gli impianti sciistici sono rimasti chiusi perché non c'era la neve, invece quest'anno è proprio una beffa». A Ussita le fitte nevicate hanno creato un ulteriore problema al pastore Maurizio Pasquali, l'allevatore 55enne che ieri mattina è rimasto bloccato nella frazione di Casali.