Tre Archi cambia volto Sbloccati i 9 milioni per l'avvio del cantiere

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Martedì 23 Maggio 2017, 05:00
IL PROGETTO
FERMO Nuovo volto per Lido Tre Archi. La scommessa risale ai mesi scorsi ma fra ritardi e inghippi burocratici arriva solo ora il disco verde da Roma. L'ok a un finanziamento complessivo di 9 milioni di euro per impianti sportivi, centri di aggregazione e servizi per i cittadini a Fermo. Il quartiere dei grattacieli in riva al mare cerca di scrollarsi di dosso l'etichetta di Bronx del Fermano, covo di lucciole e spacciatori.
L'impegno
«L'avevamo garantito: saranno finanziati tutti i 124 progetti presentati. Possiamo dire con orgoglio che quell'impegno è stato mantenuto», commenta Antonio Decaro, presidente dell'Anci nazionale e sindaco di Bari dopo il via libera, al Consiglio dei ministri, alla seconda tranche di finanziamento del bando Periferie. L'impegno ulteriore, comunicato dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, è di altri 800 milioni mentre nel complesso l'investimento sarà di 2 miliardi e cento milioni. «Un'operazione - dice Decaro - di ricucitura, come l'abbiamo chiamata citando Renzo Piano, di riqualificazione e di rigenerazione del tessuto urbano, tanto decisiva da convincere il governo, lo scorso ottobre, a impegnarsi per il completo finanziamento dei progetti presentati dai Comuni e dalle Città metropolitane». Il caso verrà discusso il 30 maggio all'Anci di Roma per un incontro informativo e formativo capace di spiegare agli amministratori e ai tecnici le modalità e le condizioni di accesso al fondo. Per Fermo c'è in programma una serie di opere e strutture con servizi sportivi, parasanitari, doposcuola e assistenza ai cittadini. Nella graduatoria iniziale il Comune era risultato essere 92esimo su 120 con i primi 500 milioni assegnati a 20 enti. Poi lo slittamento dei mesi scorsi, quando sembrava ormai fatta. Ora il meccanismo si rimette in moto. In particolare il progetto era stato illustrato in Comune lo scorso gennaio, «nato un po' - aveva detto nell'occasione il sindaco Paolo Calcinaro - come un scommessa: sapevamo che c'erano delle corazzate da affrontare, ma era giusto non perdere nessun treno». «Una rielaborazione - aveva ribadito a sua volta l'assessore Ingrid Luciani - di un progetto studiato per un bando precedente, sempre sulle periferie degradate». Si tratta di un piano importante e ad ampio raggio, studiato sulle caratteristiche, le esigenze e le potenzialità specifiche dell'area, con tanto di slides e approfondimenti curati dagli architetti Giovanna Paci e Massimiliano Caserta e dall'ingegnere Andrea Paci, che sono tra i tecnici ad aver lavorato al progetto e che hanno spiegato come esso nasca da uno studio approfondito di quelle che sono le principali problematicità di Lido Tre Archi.
I particolari
Un quartiere fortemente multietnico, nel quale sono presenti ben 44 etnie, con una popolazione molto giovane (l'80% dei residenti è nato dopo il 1970) e fortemente isolato sia per la propria conformazione morfologica che per le dinamiche che si sono innescate nel corso del tempo. Inoltre c'è una forte dispersione scolastica, i ragazzi sono fortemente esposti a fenomeni di devianza sociale e alla criminalità e la situazione di forte degrado urbano complica ulteriormente la situazione. Intervenire a livello urbanistico non è solo una questione di immagine, anche se negli ultimi mesi - e giustamente - sono cresciute anche le attenzioni sul fronte della sicurezza. Fra le iniziative il camper del commissariato di polizia, una sorta di ufficio mobile per essere più vicini ai residenti.