Roulotte sequestrate al villaggio turistico, si avvicina il processo

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Martedì 17 Ottobre 2017, 05:00
IL CASO
FERMO Le scelte per la costa e l'andamento del turismo sono anche legati al futuro del camping Verde Mare, sequestrato nei mesi scorsi e chiuso durante la stagione estiva andata di recente in archivio. Dopo tanti dibattiti e polemiche, richieste di fare chiarezza e schermaglie procedurali, il processo si sta avvicinando sempre più, con la prima udienza in programma durante il prossimo mese di novembre. La speranza è che si possa arrivare a una sentenza prima della prossima stagione estiva. Nei mesi scorsi più volte sia a Marina Palmense che a Torre di Palme hanno rimarcato come la chiusura del villaggio turistico abbia rappresentato una grossa ferita all'afflusso turistico lungo la costa meridionale del territorio fermano, con contraccolpi anche per il settore del commercio.
Nei giorni scorsi, come abbiamo riferito, c'è stato anche un incontro del comitato stagionali del Verde Mare che si è riunito al residence per l'assemblea annuale del gruppo costituitosi, circa un anno fa, dopo che il camping di Marina Palmense aveva appunto dovuto chiudere i battenti con la pesante accusa di abusivismo edilizio. Dopo la fine della prima estate di chiusura, in cui il team di Felice Chiesa e degli altri soci ha dovuto dire addio alle sue 600mila presenze turistiche, gli stagionali proprietari delle roulotte rimaste (quasi tutte) sotto sequestro, si sono incontrati per discutere quelle che saranno le attività da qui al prossimo maggio. Fino ad agosto, gli stagionali sono stati seguiti dall'avvocato Attili, la quale ha presentato 8 istanze in tribunale. I membri del comitato, alla guida del quale c'è il presidente Fulvio Riccio, hanno deciso di cambiare legale anche per alcuni pegni sopravvenuti da parte dell'avvocato Attili. Il futuro legale sarà affiancato da Cristina Materazzi, membro del direttivo e avvocato.
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