Risposta alla fame di case assegnati oltre 100 alloggi

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Giovedì 20 Settembre 2018, 05:04
L'EDILIZIA
FERMO Sul sito on line del Comune di Fermo www.comune.fermo.it, alla voce Bandi e gare, è possibile consultare la graduatoria definitiva degli aspiranti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. La graduatoria, formulata e approvata dalla Commissione alloggi popolari, fa seguito all'avviso pubblico del 2015 per il quale sono giunte agli uffici comunali ben 218 domande.
Gli atti
La graduatoria è depositata agli atti dell'Ufficio patrimonio unitamente ai verbali delle sedute della Commissione ed è stata pubblicata in modo da tutelare la privacy per le particolari condizioni che hanno determinato l'attribuzione degli specifici punteggi. Della graduatoria verrà data comunicazione personale scritta ai singoli partecipanti. La stessa graduatoria fa seguito a un impegno da parte dell'amministrazione comunale che dal suo insediamento a oggi ha dato frutti, con numeri che parlano da soli. «Dopo che in tre anni sono stati assegnati insieme all'Erap 101 alloggi a famiglie fermane o residenti a Fermo in difficoltà, a sostegno del problema abitativo ha detto il sindaco Paolo Calcinaro - esce ora una nuova graduatoria che al netto di alcune verosimili rinunce, proprio perché soggetti con situazioni già risolte con precedenti assegnazioni, permetteranno a molte altre famiglie con situazioni di fragilità di poter vedere risolta una problematica come questa».
Il numero
Più di 100 alloggi, dunque, assegnati dal 2015 ad oggi a famiglie fermane con evidenti situazioni di difficoltà sociale, anche con soggetti deboli e con disagio per cui era assolutamente necessario agire e far sì che le unità abitative a disposizione fossero assegnate. Un numero di alloggi particolarmente significativo e rilevante in 36 mesi di amministrazione. Nuova graduatoria che è anche il frutto di un lavoro portato avanti dall'Ufficio patrimonio: «Si è trattato di un lavoro ingente condotto dall'Ufficio e dalla funzionaria Laura Mezzabotta che ringrazio e che lo ha portato avanti in maniera incessante ed in tempi brevi ha detto l'assessore al Patrimonio Alessandro Ciarrocchi - visto che burocrazia e sistema regolamentare non permettono di avere celerità in questi tipi di provvedimenti. Prima del termine del mandato vorrei mettere mano al regolamento per poterlo snellire». Il problema abitativo dunque è prima di tutto sociale e riflette disagi legati a diverse criticità di tipo economico e lavorativo. «Grazie al coordinamento degli uffici comunali e dell'Erap si è potuti arrivare a una graduatoria definitiva ha aggiunto l'assessore alle Politiche Sociali Mirco Giampieri - che permetterà di soddisfare le esigenze abitative di diverse famiglie. Nel frattempo il lavoro è andato avanti e così un numero cospicuo di nuclei familiari ha visto assegnarsi abitazioni, attingendo dalla vecchia graduatoria».
L'impegno
Azione che sul fronte dell'emergenza abitativa viene portata avanti con progettualità specifiche anche dall'Ambito Sociale XIX con Unrra, uno dei 24 approvati e finanziati a livello nazionale, in collaborazione con la Caritas Diocesana. «Progetto che sta proseguendo con interventi ad hoc ricorda Alessandro Ranieri, coordinatore dell'Ambito - come: una rete di accoglienza abitativa (attivati alloggi a Casa Betesda e nelle zone interne dell'Ambito), un fondo per gestire l'emergenza degli affitti che garantisca sostegno economico per il pagamento dei canoni di affitto attraverso il sistema dei voucher per periodi non superiori a 6 mesi per sostenere i nuclei familiari in condizioni di precarietà economica evitando la deriva dello sfratto per morosità (8 i nuclei che per ora ne usufruiscono), reperimento soluzioni abitative a canone calmierato (6 le famiglie in carico), monitoraggio e abbinamento con nuclei o persone fragili, il potenziamento della rete di distribuzione alimenti e beni di prima necessità (sono 36 i nuclei familiari attualmente seguiti)».
La voce
E sempre alla voce affitti l'amministrazione comunale ha favorito l'incontro fra le parti sociali delle proprietà immobiliari e degli inquilini per la stipula di contratti a canone convenzionato. Una stipula che ha rappresentato il risultato di un dialogo, instauratosi fra amministrazione comunale e le stesse organizzazioni per dare vita ad un accordo con delle novità importanti: per favorire, infatti, gli affitti a canone concordato la Giunta Comunale ha previsto un'aliquota Imu dello 0,7% rispetto ad un'aliquota ordinaria dell'1,6%, aliquota agevolata che è a favore sia dei proprietari residenti che dei proprietari non residenti.
Veronica Bucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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