Nuovo regolamento di conti Coltellate tra bande rivali

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Lunedì 16 Luglio 2018, 05:04
L'ALLARME
FERMO Non volevano ucciderlo ma dargli una lezione probabilmente per uno sgarro. Un altro accoltellamento a Tre Archi per un regolamento di conti tra bande straniere che controllano il mercato dello spaccio di droga. Sabato sera verso le 22 tre nordafricani hanno atteso davanti a un bar che un marocchino uscisse dal locale e una volta fuori gli hanno teso un agguato a colpi di coltello, almeno una decina i fendenti andati a segno all'addome, alla schiena e al petto.
I soccorsi
Il marocchino, N.H. di 40 anni, nonostante fosse ferito e insanguinato, è riuscito a chiedere aiuto a un passante il quale ha subito chiamato il 118. Sul posto sono subito arrivati i soccorritori che lo hanno medicato e poi trasportato all'ospedale di Fermo. Per fortuna le ferite sarebbero tutte superficiali. Secondo una prima ricostruzione gli aggressori erano tre nordafricani, gente esperta a quanto pare, partita per dare una lezione al marocchino forse per una partita di droga non pagata o per aver messo mano a una fetta del mercato dello spaccio. Infatti l'agguato sembra ruotare attorno al mondo della droga. Almeno questa sembra una delle prime ipotesi avanzate dai carabinieri che hanno subito avviato indagini sull'accaduto. L'uomo sarebbe stato già sentito dagli investigatori dell'Arma ma non avrebbe voluto collaborare per timore di possibili ritorsioni. L'episodio si è verificato verso le 22 di sabato a Tre Archi che in questi giorni pullula di vacanzieri.
Un avvertimento
Un agguato in perfetto stile mafioso, sicuramente un avvertimento da parte di chi tira le fila dello spaccio e non ha gradito qualche atteggiamento del marocchino. Il lavoro degli investigatori non si annuncia semplice, il mondo da scalfire è quello che gestisce il mercato della droga regolato da codici ferrei. Difficile fare breccia anche perchè gli affari da tutelare sono importanti. Resta l'ennesimo episodio di violenza che si registra su un fazzoletto di costa da sempre considerato terra di nessuno, dove per anni bande di mezza Europa e nordafricane hanno fatto il bello e il cattivo tempo contendendosi il mercato dello spaccio e della prostituzione che frutta cifre da capogiro. Che fossero albanesi, romeni, marocchini, slavi o algerini i risultato non è mai cambiato. Tre Archi si conferma zona fuori controllo dove la delinquenza e la malavita nidificano e gestiscono indisturbati i loro sporchi traffici. I controlli ci sono ma si tratta di azioni sporadiche e superficiali che al massimo spaventano qualche automobilista alla guida senza cintura.
Luciano Sgambetterra
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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