Nuovi sindaci, parte la sfida alle urne in 23 Comuni su 40

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Martedì 26 Marzo 2019, 05:04
LA POLITICA
FERMO Per numero di Comuni, oltre la metà della provincia di Fermo si recherà al voto, il 26 maggio, per scegliere il prossimo sindaco. Ben 23 municipi su 40, per una popolazione complessiva intorno ai 52.000 abitanti, tra due mesi, rinnovano il Consiglio in concomitanza con le elezioni europee. Sono chiamati alle urne gran parte dei piccoli centri, le città più grandi sono Montegranaro e Monte Urano, ma c'è anche la capitale dei Sibillini, Amandola.
Gli abitanti
Si vota poi a Belmonte, Campofilone, Falerone, Francavilla D'Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Montappone, Monsampietro Morico, Montegiberto, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone, Moresco, Ponzano di Fermo, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio. Realtà di poche migliaia, talvolta centinaia di abitanti, dove sfumano le logiche di appartenenza partitica, le alleanze valicano gli steccati degli schieramenti, è raro dare una collocazione definita alle compagini in campo. Nessun Comune supera i 15.000 abitanti, quindi, non ci saranno ballottaggi, si decide tutto in una sola tornata ed ovunque i candidati sindaci saranno accompagnati da una lista unica. Rarissimo, quindi, che compaiano i simboli dei partiti tradizionali, a lasciare spazio a loghi e nominativi civici.
Gli indugi
La partita più attesa interessa Montegranaro, che con più di 13.000 residenti è ampiamente il Comune più grande in cui si andrà al voto. Ha rotto gli indugi la scorsa settimana la sindaca uscente Ediana Mancini, che cambia nome della lista ma non coalizione. Da Montegranaro riparti, che 5 anni fa invocava un cambiamento, a La strada giusta, ad evidenziare l'intento di dare continuità al progetto partito nel 2014, che lega una base di centrosinistra ad anime di diversa provenienza politica. Si rinnoverà la sfida con l'ex sindaco Gastone Gismondi, un remake del duello del 2014. Anche il consigliere provinciale sta lavorando per allargare la squadra a figure esterne al centrodestra, con cui c'è stato fronte comune all'opposizione. Non ci sarà più l'ex sindaco Gianni Basso, correrà da sola Forza Italia, che si sgancia dal resto del centrodestra. Completa il quadro il Movimento 5 stelle, in quella che sarà quasi certamente una corsa a 4.
I rumors
A Monte Urano la sindaca uscente Moira Canigola non ha ancora ufficializzato la ricandidatura, sulla carta dovrebbe essere solo una formalità, ma i rumors di paese non escludono sorprese. Un centrosinistra classico quello che guida il comune calzaturiero. Dall'altra parte, è stato presentato appena due giorni fa il simbolo di CambiAMO M.U.sica. Resta il riserbo sul nome del candidato sindaco, dubbio che dovrebbe essere sciolto alla presentazione di sabato prossimo. Tutte le forze alternative alla maggioranza sembrano comunque intenzionate a convergere nello stesso raggruppamento per dar vita ad una sfida a 2. Ad Amandola Adolfo Marinangeli corre verso la conferma, dopo un quinquennio segnato dal terremoto e con tante emergenze ancora da risolvere per far rivivere la Perla dei Sibillini. La competizione elettorale valica i confini comunali, dato che il primo cittadino uscente dovrà vedersela col movimento Città dei Sibillini, guidato dall'ex sindaco Riccardo Treggiari, che punta con forza ad una fusione con Comunanza. A Grottazzolina si chiude il mandato della sindaca Remola Farina, che ha già fatto sapere di non essere intenzionata a ricandidarsi. Lo stesso a Ponzano, dove termina l'esperienza alla guida del paese di Fabio Strovegli.
La corsa
Può correre per un terzo mandato alla guida di Monsampietro Morico Romina Gualtieri, al timone del suo paese da un decennio. Cinque anni fa la sfida più combattuta si giocò a Lapedona, dove Giuseppe Taffetani la spuntò per 2 voti su Mauro Pieroni. Chissà se il duello sarà altrettanto avvincente. Fu tiratissima anche a Monte Giberto, con Giovanni Palmucci a prevalere di appena 4 preferenze su Luigi Laurenzi. A Servigliano finì con un plebiscito per Marco Rotoni, che volò oltre l'80% dei consensi con la sua lista Progetto per Servigliano. Vittorie larghissime, alla tornata precedente, per Luciano Evandri a Monte Vidon Combatte, Nicola Carolini a Francavilla d'Ete, Adamo Rossi a Montefalcone Appennino. In tre casi i sindaci hanno corso da soli, giocando solo contro il quorum del 50% dei partecipanti. E' stato il caso di Ponzano, Montappone, Torre San Patrizio, Monte Vidon Corrado.
Pierpaolo Pierleoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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