Murri, allarme personale «Scadono troppi contratti»

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Martedì 19 Marzo 2019, 05:04
LA SANITÀ
FERMO Ospedale, i conti non portano. Il personale è sempre più risicato e i servizi a rischio. È l'allarme (ri)lanciato dalla Cisl Fp che con Giuseppe Donati segue sempre con particolare attenzione la situazione del Murri e, in generale, dell'offerta sanitaria in provincia di Fermo, sfavorita, ad esempio, rispetto al Pesarese. Un'emergenza segnalata già da tempo: «Tanto tuonò che piovve», commenta laconico Donati.
La situazione
Lo stesso sindacalista ricorda che «a fine maggio, nell'immediatezza delle ferie estive, la direzione dapprima annunciò di voler tagliare i turni degli operatori sanitari di Chirurgia e Medicina e del Dipartimento Materno-infantile, poi, a giochi fatti e in alternativa, decise di esternalizzare gli operatori sanitari, il personale infermieristico e delle cure intermedie di Sant'Elpidio a Mare». Per la Cisl Fp, l'inizio della crisi. «Di contro, la Regione stava portando avanti la politica di sostegno alla privatizzazione dell'assistenza a partire dai punti prelievo e altre attività riabilitative e specialistiche. A distanza di un anno circa, la situazione è drammaticamente peggiorata. A fine aprile sono in scadenza i contratti a tempo determinato, soprattutto degli operatori sanitari. Sono 17 gli operatori sanitari che molto probabilmente andranno a casa, lasciando in piena crisi i reparti del Murri. Termineranno a breve i contratti a tempo determinato anche infermieri, educatori professionali, amministrativi».
La strategia
Secondo Donati l'Asur avrebbe cercato di nascondere la situazione effettiva all'interno delle strutture sanitarie «pubblicizzando stabilizzazioni di personale come se fossero nuove assunzioni. In verità le stabilizzazioni le stiamo ancora aspettando, ma nulla c'entrano con le nuove assunzioni. La carenza di operatori sanitari e infermieri e non solo, non consentirà le ferie estive a meno di massicce esternalizzazioni di servizi di lungodegenza ed Rsa. Alla fine del triennio, l'Area vasta 4 raccoglierà la miseria di 6 unità di personale in più, anche se nella tipologia dei contratti prevarrà quella a tempo indeterminato. Di contro, il taglio sulla spesa del personale nel 2019 sarà di circa 2 milioni di euro. Tutto questo perché, la Regione ha deciso di tagliare circa 16 milioni complessivi alla spesa per il personale dell'Asur Marche, portandolo a 610 milioni. Taglio insopportabile soprattutto per il sud delle Marche. All'area sud della regione si chiede di tagliare e mandare a casa personale, mentre a nord, nel Pesarese, si assegna il Dea di secondo livello al futuro ospedale unico, moltiplicando in pratica i servizi di alta specialità già presenti a Torrette. Il tutto a distanza di 50 km da Ancona. Basterebbe questo per dover svegliare sindaci e a mministratori fermani troppo spesso dormienti».
Il futuro
Donati ricorda anche l'aumento di questi ultimi anni del ricorso ai privati e alle cooperative. Un problema segnalato anche in altre occasioni e che non riguarda solo la sanità nel Fermano. Ma ci si interroga sulle strategie futuro per il settore più importante, come servizi e spesa, per la Regione in un territorio che aspetta, fra l'altro, il nuovo ospedale a San Claudio di Campiglione. «Addirittura, cosa impensabile solo qualche anno orsono, riscontriamo - chiosa il dirigente della Cisl Fp che alcuni importanti reparti del Murri utilizzano le prestazioni a gettone delle cooperative».
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