Media a Falerone Ora c'è una luce in fondo al tunnel

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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 05:04
IL CASO
FALERONE Per la nuova scuola media di Falerone la luce in fondo al tunnel si comincia finalmente a vedere. È notizia di questi giorni la presentazione a Invitalia di almeno un paio offerte per la costruzione del plesso di Piane. Niente di ufficiale, per la verità, visto che da Roma le informazioni arrivano col contagocce. «Sappiamo solo che ci dovrebbero essere due o tre imprese che hanno presentato un'offerta», spiega il sindaco Armando Altini. «Adesso stiamo aspettando la fase successiva. È stata formata una commissione di gara che dovrà aprire le buste, per poi valutare l'offerta migliore. A quel punto ci dovrebbe essere l'assegnazione dei lavori all'impresa aggiudicatrice».
Il condizionale è d'obbligo, visto che l'iter per la scuola finanziata dalla Regione con i soldi della ricostruzione ha conosciuto più di qualche intoppo. La prima grana è arrivata dal progetto realizzato dal Politecnico di Torino. «Era assurdo dice Altini con il rivestimento esterno tutto in legno e il riscaldamento a pellet. Abbiamo contattato Invitalia e l'abbiamo modificato. Il rivestimento sarà in materiale latero-cementizio e il riscaldamento solare e a metano». Con il progetto pronto e qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia, si è aperta la gara che però è andata deserta. Nuovo slittamento di tempi e nuova gara, quella da cui dovrebbe uscire il nome della ditta che realizzerà la nuova scuola finanziata per 2 milioni 100mila euro. Una corsa a ostacoli, con il Comune a fare da parafulmine.
«A contatto con i cittadini dice Altini ci siamo noi e siamo noi che dobbiamo dare risposte, anche se in realtà non abbiamo voce in capitolo. È stato perso tanto tempo per la burocrazia e le procedure commissariali. Non è facile da far capire, visto che da Roma mantengono il massimo riserbo sull'iter. Anziché decentrare, si è voluto accentrare il tutto, ma così si sono persi solo un sacco di mesi e non si è concluso niente». Sempre più difficile, quindi, fare previsioni sui tempi. In base ai proclami, la scuola di Falerone avrebbe dovuto essere pronta per settembre. Ora l'asticella si sposta in avanti di un anno e l'obiettivo diventa il suono della prossima campanella. «L'aggiudicazione dovrebbe esserci entro gennaio. Poi dovrebbe essere fatto il progetto esecutivo che dovrà essere approvato dal commissario e, subito dopo, il contratto per i lavori», chiosa il sindaco.
fr. pas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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