La teoria si fa in classe La pratica in cantiere

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Domenica 21 Ottobre 2018, 05:04
L'ESPERIENZA
FERMO Teoria a scuola, pratica in cantiere. Perché, per imparare un lavoro, non basta leggerlo sui libri. Serve sporcarsi le mani. Meglio se insieme a chi sa già farlo. Così, i ragazzi del Geometri di Fermo da qualche anno escono dalle aule per fare esperienza sul campo. E lo fanno grazie a una convenzione con la Protezione civile. Ieri mattina c'erano anche loro alla Sala degli artisti per il seminario del capo del Dipartimento nazionale, Angelo Borrelli. «È un'attività ha spiegato la dirigente Cristina Corradini che fanno regolarmente. In questo modo possono vedere i luoghi dove la Protezione civile opera, verificare come evolvono i progetti e valutare emergenze e gestione dei rischi. Insomma, tutto quello che è incluso nel loro programma didattico».
La riqualificazione
Durante i lavori di riqualificazione di piazzale Azzolino, ad esempio, i futuri geometri hanno visitato il cantiere. «Con il personale del Comune, hanno fatto un sopralluogo in corso d'opera, quando il cantiere era aperto. Per loro è stata una giornata di studio e un'occasione per fare pratica sul campo. Poi siamo andati in Comune e visto gli aspetti progettuali», ha aggiunto la preside. A entrare nel dettaglio del progetto è stato il prof. Marco Scotucci: «Insieme alla Protezione civile, durante l'anno organizziamo convegni di vario tipo e sopralluoghi. Tornati a scuola, prepariamo lezioni mirate, prendendo spunto dai sopralluoghi fatti. Così, la parte normativa, che è teorica, si fonda con quella esperienziale, più pratica». Mentre, prima del terremoto, buona parte delle visite si concentrava in aree con problemi di dissesto idrogeologico, dopo il sisma i sopralluoghi si sono spostati nelle zone rosse. «La Protezione civile ha detto ancora Corradini interviene sia nella fase di prevenzione sia in quella operativa, laddove è accaduta un'emergenza. In quel caso, i ragazzi devono sapere che cosa succede ed è meglio se ne prendono atto da situazioni che purtroppo sono accadute veramente e devono essere valutate». Caschetti e scarponi di sicurezza indosso, gli studenti hanno quindi visitato Arquata del Tronto e il santuario della Madonna dell'Ambro, studiando le modalità di messa in sicurezza e i possibili interventi di risanamento. Tra quelli che hanno potuto vedere con i propri occhi lo stato di avanzamento dei lavori del santuario mariano c'è Federico Olivieri. «Abbiamo partecipato a una conferenza con i tecnici», i suo racconto. «Ci hanno presentato il progetto, fatto vedere gli interventi che avevano realizzato e mostrato le immagini di quello che hanno trovato durante i lavori. Poi, abbiamo fatto una breve visita al cantiere, per vedere com'era suddiviso. È stato fatto un lavoro davvero eccezionale. La chiesa era completamente puntellata per non intaccare gli affreschi e mantenere stabile il significato storico della struttura. È stata un'esperienza molto utile perché, da studenti, ci è servita per imparare come funziona questo lavoro. Inoltre, non capita spesso di poter vedere strutture antiche in queste condizioni e poi finite».
fr. pas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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