«Il nuovo ospedale arranca e Ceriscioli punta su Pesaro»

3 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Marzo 2019, 05:04
IL DIBATTITO
FERMO Sanità fermana ancora sotto i riflettori. Ospedale vecchio e nuovo, personale, investimenti. Le priorità della politica che si incontrano (e si scontrano) con i bisogni dei cittadini. Con la campagna elettorale che inizia a scaldare i motori (l'anno prossimo si vota per Comune e Regione), sono iniziate le prime frizioni tra gli schieramenti. E tutto lascia supporre che, proprio sulla sanità, si giocherà una fetta importante della partita. Scelte strategiche, di servizio e sviluppo, che potrebbero fare la differenza. Una su tutte, il nuovo ospedale di Campiglione, che promette di cambiare il destino di un territorio in affanno. «I dati sulla crisi che non molla Fermo e il Fermano sono inquietanti dice il capogruppo della Lega Gianluca Tulli con un continuo calo delle imprese produttive e un reddito pro capite tra i più bassi della regione. Parlare di sanità e della realizzazione del nuovo ospedale diventa quindi un punto fondamentale per l'economia fermana». «Per la nostra Area vasta aggiunge la Regione ha attuato un taglio di oltre 1,6 milioni per contenere un'errata previsione del bilancio regionale, penalizzando ulteriormente la nostra sanità, con una perdita di circa 50 posti di lavoro, dopo che, negli ultimi 15 anni, ha attuato tutti i tagli imposti senza un'adeguata contropartita. Nel Fermano continuano a diminuire le risorse, i posti di lavoro e i servizi, mentre Ceriscioli ha annunciato la realizzazione di un ospedale di secondo livello a Pesaro, un doppione del Torrette a circa 50 km di distanza».
Pd in assemblea
E proprio Ceriscioli oggi pomeriggio sarà in città per presentare e discutere il Piano sociosanitario regionale. All'incontro, durante l'Assemblea provinciale del Partito democratico (hotel Astoria, ore 17) parteciperà anche il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli. Posti letto, reparti effettivi, Emodinamica stabile, Radiologia interventistica, risorse certe per il nuovo ospedale, futuro del Murri, viabilità: per Tulli sono questi i principali nodi da sciogliere. «Alcuni giorni fa spiega il capogruppo della Lega in Consiglio comunale ho evidenziato come il sindaco non intervenga in maniera attiva e puntuale su un argomento cruciale, per la nostra città e l'intero territorio, come la sanità e la realizzazione del nuovo ospedale. Ho chiesto, da diversi mesi, una convocazione delle commissioni consiliari preposte a trattare questi argomenti, allargata alle forze politiche e sociali territoriali e un Consiglio comunale aperto, ma dal sindaco e dalla sua amministrazione soltanto un silenzio assordante». Nei giorni scorsi, sulla questione era intervenuto anche Saturnino Di Ruscio. Partendo dal progetto che dovrebbe far sorgere vicino al nuovo ospedale una casa della salute di altissimo livello, l'ex sindaco si era interrogato sul futuro del Murri, proponendo di farne una struttura sanitaria e riabilitava, senza andare a costruire da zero altrove. Intanto a San Claudio non succede granché. «Stanno facendo lo sbancamento sull'area del sedime, necessario per gettare le fondamenta», spiega l'assessore regionale Fabrizio Cesetti. Nel frattempo cresce l'attesa per l'approvazione del progetto esecutivo. Ad occuparsene è la Rina Check Srl di Genova.
I posti letto
Dopo le pressanti richieste dell'Area Vasta 4, la Regione si è convinta ad aumentare il numero di posti letto dell'ospedale, che saranno 362. La modifica richiede una deroga al permesso a costruire. A dare il via libera dovrà essere il Consiglio comunale che, però, non l'ha ancora fatto. Sono stati invece rilasciati i nullaosta per realizzare la struttura e per la rotatoria, mentre mancano quelli per il resto della rete stradale. «I lavori sono sostanzialmente iniziati aggiunge Cesetti e il tempo intercorso dall'aggiudicazione a oggi è stato correttamente impiegato per risolvere le interferenze sia programmate che sopraggiunte. Le modifiche previste, una variante urbanistica sostanziale che non esclude futuri ampliamenti, comunque, non cambieranno il cronoprogramma per la realizzazione dell'ospedale». Il nuovo accordo di programma prevede l'eventuale estensione a est dell'area di intervento, per aumentare il numero di parcheggi. Ma, visto lo stato dell'arte, il discorso è piuttosto prematuro.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA