Un secolo di giuramenti

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Lunedì 29 Maggio 2017, 05:00
LA RICORRENZA
ASCOLI Domani pomeriggio alle 17,30 con una solenne cerimonia nella caserma Clementi, il glorioso 235° Reggimento Piceno festeggerà il suo centesimo anno di vita. Il programma prevede dopo le 17 la svelatura della targa commemorativa e alle 18,30 Incontro con la storia a cura del colonnello Fabrizio Pianese. Relazionerà anche il generale di Corpo d'Armata Luigi Francesco De Leverano. In realtà il Reggimento Piceno fu fondato qualche mese prima, il 6 febbraio 1917 e inquadrato nella Brigata Piceno assieme al gemello 236°. È stato protagonista in entrambi i conflitti bellici e durante la guerra di liberazione, la 152° Divisione Piceno ha affiancato gli alleati. Ha ospitato una scuola allievi ufficiali ed è stato il primo in Italia ad addestrare le soldatesse. Insignito della cittadinanza onoraria il Reggimento Piceno dà lavoro, compreso l'indotto, a duemila persone.
Gli scenari
Ma quali sarà il futuro della caserma Clementi messo spesso in discussione dai tagli alle forze armate? «Fra pochi giorni - annuncia il sindaco Guido Castelli - approveremo il progetto esecutivo per il potenziamento del poligono di Tirassegno a Campolungo, vicino al Villaggio del Fanciullo, ritenuto strategico per la sopravvivenza della caserma Clementi. Il progetto, per il quale è stato previsto uno stanziamento in bilancio di 450mila euro, permetterà di conseguire l'obiettivo di rendere permanente la presenza del Reggimento e di riqualificare un'importante struttura sportiva in grado di accogliere le federazioni e le società di specialità. Inoltre - prosegue Castelli - l'aumento e il potenziamento delle strutture ricettive hanno permesso di migliorare l'accoglienza delle famiglie dei volontari, che periodicamente raggiungono il capoluogo piceno, e di ridare impulso ad una economia sempre più prigioniera di assurde logiche di mercato, aggravate dai contingenti eventi calamitosi. Nel corso degli anni, il Reggimento, ancorché vincolato tradizionalmente a compiti formativi e addestrativi, ha saputo fornire, grazie alla versatilità dei propri uomini, un concreto e fondamentale contributo a favore della collettività, scendendo in campo al fianco di altre istituzioni. I recenti eventi dolorosi, come il terremoto e l'emergenza neve testimoniano quanto il Reggimento sia una risorsa imprescindibile per la città delle Cento Torri. Il finanziamento ha di fatto contribuito a scongiurare, come confermato dai vertici politici e militari, la paventata ipotesi di una imminente e improvvisa chiusura della caserma, nel quadro della ristrutturazione della forza armata».
La Nato
Un'ipotesi che al contrario non trova d'accordo l'onorevole Luciano Agostini: «Da fonti molto vicine al ministro della Difesa Pinotti non esiste alcun progetto di chiusura o di smantellamento del Reggimento Piceno. Al contrario siamo alla vigilia di una possibile svolta, in senso positivo, della nostra caserma. La Nato ha infatti chiesto a tutti gli Stati membri di aumentare la spesa nel Pil per potenziare i sistemi di difesa alla luce delle nuove emergenze, specie l'Italia che si affaccia sul Mediterraneo per cui non escludo che proprio per la specializzazione della nostra caserma ci possa essere un potenziamento del Reggimento Piceno».
La struttura
Il 235° Reggimento addestramento volontari Piceno è attualmente una delle tre unità a livello di Reggimento, alle dipendenze del Centro addestramento volontari di Capua, preposte alle attività di incorporazione e di addestramento basico dei volontari in ferma prefissata di un anno. Dal dicembre 2000 al novembre 2012 il Reggimento ha svolto queste attività esclusivamente per il personale femminile destinato alla categoria dei militari di truppa.