IL POST TERREMOTO
ASCOLI Dispositivi di allarme sismico in ogni aula e banchi

3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Novembre 2018, 05:04
IL POST TERREMOTO
ASCOLI Dispositivi di allarme sismico in ogni aula e banchi antisfondamento in grado di proteggere gli studenti grazie alla capacità di sostenere urti, crolli e cadute fino a una tonnellata di peso. Sono questi i due punti chiave del progetto Mettiamoli al sicuro. Prevenzione è sicurezza, sicurezza è futuro illustrato dal comitato scuole sicure di Ascoli, stufo di assistere a un immobilismo generale a due anni di distanza dalle drammatiche scosse di terremoto che hanno colpito il territorio e tutto il centro Italia: «Una proposta sostenibile ed economica, immediatamente realizzabile e per la quale sono richieste risorse finanziarie limitate» ha spiegato il presidente del comitato Enrico Gaspari.
I dispositivi
«La nostra idea non agisce direttamente sulle strutture, di competenza di Comune e Provincia, bensì sulla dotazione in ogni classe di dispositivi capaci di salvaguardare la vita dei nostri figli». Il progetto prevede una doppia azione congiunta tra dispositivi di allarme e banchi antisismici, entrambi assolutamente necessari affinché lo stesso possa risultare valido. In primis si installerebbero, in ogni aula, sensori di allarme sismico: apparecchiature in grado di intercettare le onde primarie del terremoto e avvisare quindi diversi secondo prima dell'arrivo della scossa vera e propria: «Maggiore è la lontananza dall'epicentro del terremoto, maggiore è il tempo che passerà tra l'allarme dato dai dispositivi e la scossa» ha aggiunto Gaspari.
La rete digitale
«I dispositivi saranno collegati in rete e grazie alla tecnologia digitale rileveranno le onde sismiche primarie senza ambiguità. Come se non bastasse, queste apparecchiature sono in grado di segnalare cedimenti o movimenti strutturali di qualsiasi genere, non solo geologico. Le loro dimensioni sono ridotte, possono essere installate semplicemente sulle pareti e sono riutilizzabili anche in nuovi edifici. Il costo? Solo 100 euro per ciascun dispositivo». Il preavviso fornito dall'allarme non è sufficiente a concedere il tempo necessario a evacuare un intero edificio, ma basterà per eseguire una manovra drop/cover/hold: «L'avvertimento dato dai dispositivi permetterà ai ragazzi di attivare le procedure di emergenza e accovacciarsi in tempo sotto i nuovi banchi antisfondamento. Non quelli attualmente presenti nelle scuole, ormai molto vecchi e che non proteggerebbero dalla caduta di un armadio, ma banchi moderni in grado di resistere fino a cadute di una tonnellata di peso». Ogni banco, dal costo di 330 euro, proteggerebbe adeguatamente due studenti: con 3500 euro circa, si assicurerebbe così un'adeguata tutela e salvaguardia di un'intera classe formata da 25 alunni. Per rendere attuabile il progetto serve però l'aiuto di tutti: il Comitato illustrerà il progetto a Comune e Provincia, nella speranza che chi di dovere prenda in considerazione l'idea e possa davvero avviare una collaborazione per sbloccare una (vergognosa) situazione delle scuole del territorio.
Raccolte fondi
Ma saranno organizzate anche raccolte fondi per permettere a tutti i cittadini di partecipare: «Il terremoto quando arriva non guarda al colore del partito, a noi non importa chi ci aiuterà. Dopo mesi e mesi di richieste, denunce e battaglie, inizia una nuova collaborazione con le amministrazioni. Se non vorranno darci una mano, saremo noi cittadini a trovare i soldi necessari attraverso donazioni e raccolte fondi. Poi però dovranno spiegare a tutta la popolazione perché non avranno fornito il proprio aiuto per un progetto pensato esclusivamente alla salvaguardia dei nostri bambini e ragazzi».
Matteo De Angelis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA