Il polo scientifico-tecnologico nello stabilimento dell'ex Pall

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Mercoledì 12 Dicembre 2018, 05:04
L'ECCELLENZA
ASCOLI Potrebbe partire subito, anziché attendere il completamento della riconversione dell'area ex Carbon, l'atteso Polo scientifico e tecnologico per affiancare le imprese nella ricerca innovativa. La soluzione, grazie alla disponibilità manifestata dal noto imprenditore Battista Faraotti (azionista di maggioranza di Restart), sarebbe stata individuata nell'utilizzo dello stabilimento ex Pall proprio come sede per l'avvio della struttura che rappresenta il valore aggiunto del progetto di riconversione che si sta portando avanti per l'area. Confermando quanto già anticipato, senza entrare nel merito della location, anche dall'assessore all'Urbanistica Luigi Lattanzi. E consentendo, quindi, di stringere i tempi per l'attivazione di questo importante polo della ricerca senza attendere i 15 anni necessari al completamento di tutti gli interventi.
Le finalità
Ed a questo punto, così come previsto dalle valutazioni tecniche relative al Piano di riqualificazione appena approvato, gli spazi destinati nell'area ex Carbon proprio al polo scientifico potrebbero essere in futuro utilizzati per altre finalità pubbliche considerando in particolare la destinazione ad edificio per l'istruzione. Quindi ad una futura scuola antisismica tra quelle per le quali sono già stati destinati appositi fondi post-terremoto. L'idea di far partire prima possibile il polo scientifico e tecnologico, utilizzando una sede alternativa disponibile sin da subito, si basa sull'opportunità di rendere operativa prima possibile questa struttura di ricerca per l'innovazione delle aziende, considerando che potrebbe aprire anche nuovi possibili scenari occupazionali. L'obiettivo è quello di attivare utilizzando questa location al di fuori dell'ex Carbon un centro di ricerca per l'innovazione che possa attrarre anche aziende importanti presenti sul territorio nazionale. E questo porterebbe allo sviluppo di nuove professionalità qualificate in settori come la tecnologia digitale, annessi e connessi. Ridando anche slancio e importanza ad una strategia di contenimento della fuga di cervelli dal territorio ascolano e consentendo a tanti giovani preparati di poter trovare uno spiraglio professionale anche restando in loco. Si tratta, chiaramente, di una strategia a medio-lungo termine, ma prima si comincia, meglio è.
La convenzione
A questo punto, l'Arengo e Restart dovranno sbloccare solo l'ultimo tassello, ovvero la sottoscrizione della convenzione che stabilisce tutti i rapporti tra le parti, le incombenze e il cronoprogramma dei vari interventi. Firma che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Una convenzione che avrà durata decennale, per l'esecuzione dei lavori, a partire dalla conclusione della bonifica dell'area (prevista, come già detto, in 5 anni). In questi 10 anni dovranno essere realizzati opere di urbanizzazione, parco pubblico, edilizia residenziale e la struttura per il Polo tecnologico che, a questo punto, potrebbe anche essere sostituita da una nuova scuola per la città.
l. marc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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