Il governatore delle Marche Ceriscioli annuncia: «La fabbrica di Della Valle aprirà alla fine dell'anno»

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Giovedì 21 Settembre 2017, 05:00
IL POST SISMA
ARQUATA La pioggia non è riuscita a rovinare la festa. E nemmeno i tacchi alti, fra acqua e fango, hanno spento il sorriso di Maria Elena Boschi. La sottosegretaria di Stato del governo Gentiloni ha tagliato il nastro della nuova scuola di Arquata. Un plesso ecosostenibile realizzato in soli quattro mesi dalla Fondazione Stampa Specchio dei Tempi. Con lei anche la neo commissaria alla ricostruzione, Paola De Micheli, per la prima volta nel Piceno per visitare i luoghi colpiti dal sisma.
Scuola e casette
La scuola, entrata in funzione venerdì scorso, accoglie asilo, elementari e medie. Spazi per settanta bambini ma si spera che molte altre famiglie decidano di tornare ad Arquata. Prima del 24 agosto 2016 erano, infatti, 90 gli alunni iscritti ma alcuni di loro ora frequentano altre scuole. Fondamentali, per ripopolare la zona, sono quindi le casette. Oggi mamme e papà alloggiano ancora ad Ascoli o lungo la costa ma per quanto tempo ancora faranno la spola con Arquata? «Bisogna intensificare l'impegno per le Sae (casette ndr) anche perché l'inverno sta arrivando» ha detto Boschi a margine della cerimonia. Una mattinata che ha visto esibirsi in canti i bimbi dell'Istituto comprensivo, coordinati dalla dirigente Patrizia Palanca e dalle insegnanti. Si sono stretti l'uno all'altro, per farsi coraggio, dinanzi alle tante telecamere ed agli obiettivi che li riprendevano. Prima la visita alle classi, alla cucina e all'aula multimediale. Poi il brindisi.
I ritardi
De Micheli tarda e Boschi si fa passare il microfono: «La commissaria è desiderata gentilmente alla cassa». Clima di allegria per scongiurare quelle macerie accatastate qualche metro più in là. Per cancellare la memoria di una tragedia che, solo ad Arquata, ha mietuto 51 vittime. Ad accogliere la delegazione governativa sono stati il sindaco Aleandro Petrucci ed il vice Michele Franchi. Proprio il primo cittadino ha parlato di «scuola bagnata, scuola fortunata». «Abbiamo bisogno di fortuna - ha detto - perché quest'anno ci è capitato di tutto». Quindi ha rivolto ringraziamenti alla Fondazione, spianando la strada verso un'altra iniziativa: «Ci hanno promesso anche una piccola palestra, vuol dire che faremo un'altra inaugurazione». Non a caso la sottosegretaria Boschi ha esclamato, sorridendo: «Il sindaco Petrucci sa cosa fare per il suo territorio». Di fatto il primo cittadino si è mostrato ancora una volta uomo dal volto umano e dalla proverbiale simpatia. Ama tralasciare l'etichetta in favore di conversazioni franche e dirette che mettono a loro agio tutti coloro che arrivano ad Arquata con la morte nel cuore. Stanchi di vagare, con gli occhi, fra i resti di un paese che non c'è più.
Il lavoro
Al taglio del nastro anche il governatore delle Marche Luca Ceriscioli che ha sottolineato come due siano i temi chiave per parlare di ricostruzione: lavoro e scuola. «Qui ad Arquata la scuola c'è: è bella, sicura e rispetta l'ambiente - ha aggiunto -. Per il lavoro c'è un'altra esperienza estremamente positiva che dovrà arrivare entro fine anno» (l'apertura di uno stabilimento Tod's, ndr). Credo che questa sia una tappa di un bellissimo viaggio».